• Novembre 16, 2022
di Redazione Anci

#Anci2022

Una nuova stagione per la sanità: il valore delle partnership

Occorrono soluzioni integrate e partnership innovative, come quelle siglate da Novartis con le amministrazioni locali su temi come i nuovi modelli di medicina di popolazione, predittiva e d’iniziativa per rimettere al centro la prevenzione, la formazione degli operatori sanitari, la costruzione di nuovi percorsi terapeutici e assistenziali del paziente, per rendere concreta la prospettiva della prossimità e della “casa come primo luogo di cura”, definita nella missione salute del Pnrr
Una nuova stagione per la sanità: il valore delle partnership

Nella memoria collettiva, la pur recente emergenza pandemica sta progressivamente sfumando e questo è comprensibile, anche in considerazione delle altre drammatiche urgenze che stiamo vivendo. Non è tuttavia possibile dimenticare come il nostro Paese abbia affrontato quella dura esperienza e come il sistema sanitario nazionale ne abbia retto l’onda d’urto. Merito, certamente, di una straordinaria convergenza di energie tra tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni nazionali e locali al tessuto industriale farmaceutico, che hanno orientato gli sforzi verso l’obiettivo comune di tutelare la salute individuale e collettiva.
Ai responsabili politici nazionali e locali, al mondo della ricerca e delle università, alle aziende del settore delle scienze della vita spetta ora il compito di mettere in campo soluzioni innovative, efficaci e durature per cambiare il paradigma di cura dei cittadini. Nella sanità del futuro prossimità e medicina territoriale sono al centro della nuova visione dell’assistenza sanitaria che mira a “de-ospedalizzare”, a garantire equità, efficacia e tempestività di fronte all’epocale sfida sanitaria della cronicità e dell’invecchiamento progressivo che il nostro Paese si appresta ad affrontare.
Di fronte a tutto ciò occorrono soluzioni integrate e partnership innovative, come quelle siglate da Novartis con le amministrazioni locali su temi come i nuovi modelli di medicina di popolazione, predittiva e d’iniziativa per rimettere al centro la prevenzione, la formazione degli operatori sanitari, la costruzione di nuovi percorsi terapeutici e assistenziali del paziente, per rendere concreta la prospettiva della prossimità e della “casa come primo luogo di cura”, definita nella missione salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La nuova stagione di partnership è stata fondata fin da subito sul dialogo e il confronto con il territorio, imprescindibile per comprendere le esigenze e gli spazi d’intervento più strategici e contribuire a rendere il principio di prossimità delle cure una realtà.
Un dialogo trasparente che con la Regione Friuli Venezia Giulia e con la Regioni Lazio ha già consentito di maturare delle priorità e ambiti di collaborazione codificati in un protocollo di intesa e in gruppi di lavoro dedicati.
L’ottimizzazione della gestione della cronicità e la centralità della prevenzione per affrontare le patologie che causano il maggior numero di decessi, come quelle cardiovascolari, è una di queste.
Mettendo a fattor comune competenze complementari si lavorerà, tra le altre cose, per identificare strumenti innovativi come i modelli di stratificazione dei rischi di salute della popolazione che consentono di direzionare le risorse sulle cause piuttosto che sugli effetti, massimizzando la risposta di salute per i pazienti e la sostenibilità economica del sistema.
Il percorso è solo iniziato ma grazie a questi primi segnali di collaborazione con il territorio possiamo dire che è iniziato con un grande spirito di fiducia che vogliamo continuare a coltivare con uno sguardo rivolto al futuro della salute di tutti i cittadini.