- Novembre 27, 2025
Accadde in città
Umberto Veronesi, 100 anni. Il ricordo di Sala (sindaco Milano), de Bortoli e Paolo Veronesi
Il famoso oncologo era nato il 28 novembre 1925. Guarda il video
“Umberto Veronesi, uomo intraprendente, ambizioso, solidale e aperto all’innovazione”. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala nel centenario dalla nascita (28 novembre 1925) del chirurgo di fama mondiale, figura di riferimento per la cultura scientifica internazionale. “Milano lo ricorda con grande affetto – precisa – nei suoi gesti c’è molto della città meneghina. Come suo paziente – spiega il primo cittadino – ricordo il conforto che trovai nel rapporto onesto e diretto che si instaurò tra di noi”.
Un rivoluzionario, prima all’Istituto dei Tumori di Milano, poi all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), modello di ospedale oncologico innovativo che si basa su tre principi fondamentali, la centralità del paziente, l’integrazione tra la ricerca di laboratorio e quella clinica e la prevenzione.
Pioniere della chirurgia, ha saputo dare a donne e uomini, tutti con le loro fragilità e paure, nuove speranze di vita. “Ci vuole una carezza per guarire” in queste parole la sua grandezza come uomo, medico e scienziato.
E Sala annuncia “IEO, fondato da Veronesi negli anni ’90, è un’eccellenza per la diagnosi, la terapia, la cura e la ricerca. Da sempre è punto di riferimento nazionale e internazionale che continua a crescere grazie alla determinazione di medici, ricercatori e studiosi – conclude – nel perseguire nuovi traguardi con il rigore della scienza e dello studio ispirati dall’insegnamento di umanità tramesso dallo scienziato”.
Per Ferruccio de Bortoli Presidente Vidas è stato “un grande medico, umanista, persona di straordinaria cultura, grande comunicatore. Spesso i suoi pazienti sono diventati suoi amici, non ricordo di averlo visto mai arrabbiato. Di fronte a diagnosi più difficili sapeva trovare le parole giuste, non per infondere al paziente una speranza vana, ma per fargli capire che la vita è fatta di tantissimi momenti, anche i più piccoli e insignificanti, che vanno vissuti con intensità”. E prosegue: “una tra le più grandi lezioni che ci ha lasciato, vivere con uno sguardo aperto al mondo, abbracciando gli altri, così si vive più a lungo”.
Questo il messaggio del figlio e Presidente della Fondazione Paolo Veronesi: “papà ha creduto profondamente nella forza della conoscenza, che la scienza dovesse essere al servizio dell’uomo, e che la medicina potesse guarire senza ferire, restituendo dignità e futuro a chi si affidava alle sue mani. Da questa idea – continua – sono nate innovazioni che hanno rivoluzionato l’oncologia, ma il suo lascito più grande è un modo di pensare mettere sempre la persona al centro”. E conclude: “è lo stesso principio che guida, ancora oggi, la Fondazione Umberto Veronesi, nata per dare continuità concreta alle sue idee”.
(Foto di copertina di Nanni Fontana)