• Luglio 14, 2016
di anci_admin

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Uffici postali – Anci Calabria, Ieri a Roma tavolo tecnico conrappresentanti Regione e Poste Italiane

Proseguono gli incontri tra le Anci regionali, le rispettive Regioni e Poste Italiane per la salvagu...

Proseguono gli incontri tra le Anci regionali, le rispettive Regioni e Poste Italiane per la salvaguardia di un servizio essenziale come quello postale, che assume una specifica rilevanza nella Aree Interne del nostro Paese.
Grazie ad una azione di sistema su tutto il territorio nazionale come richiesto a suo tempo dall’Anci e condotta in sinergia tra Comuni, Regioni, Governo e Poste, si è tenuto ieri, presso la sede romana della Regione Calabria, il tavolo dedicato ad approfondire la tematica dei servizi postali in una Regione costituita per l’80% di Piccoli Comuni.
L’incontro, che segue quelli già realizzati in Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, è stato presieduto dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, con la partecipazione di rappresentanti della Regione, di Poste Italiane SpA e delle sue articolazioni territoriali competenti. Presenti per l’Anci regionale, il Direttore Rosanna Palazzo, il Sindaco di Aiello Calabro, Francesco Iacucci e per Anci Nazionale Daniele Formiconi, responsabile Riforme Istituzionali e Piccoli Comuni.
L’apertura di un confronto regionale, dovuto ad un nuovo e costruttivo approccio concordato a livello nazionale sulle diverse problematiche in essere, sta innanzitutto facendo emergere le criticità rilevate dalle amministrazioni locali, in particolare, di minore dimensione demografica, contribuendo ad una maggiore conoscenza e valutazione più approfondita di costi e benefici sulla chiusura, riduzione degli orari di apertura, consegna della posta a giorni alterni, nell’ottica di un complessivo rafforzamento delle rete postale.
Comune denominatore emerso nel corso dell’incontro è stato quello di arrivare ad una nuova organizzazione dei servizi postali senza penalizzare i cittadini che vedono in Poste un “presidio” irrinunciabile, a volte anche l’ultimo, della presenza dello Stato. La capillarità della presenza degli uffici postali non deve essere considerata un peso ma un asset strategico, un valore, per l’azienda e per il Paese, come evidenziato nell’accordo nazionale tra Poste e Ministero Sviluppo Economico. La riunione si è conclusa con l’impegno di definire a breve un protocollo d’intesa per definire le “linee guida” utili ai successivi incontri di approfondimento e monitoraggio delle problematiche locali. (com)