- Dicembre 16, 2013
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Ue – Seminario a Bologna su programmazione 2014/2020, Galeone: “Favorire dialogo inter-istituzionale”
Si è tenuta oggi a Bologna la giornata seminariale dedicata alla Programmazione Operativa Reg...Si è tenuta oggi a Bologna la giornata seminariale dedicata alla Programmazione Operativa Regionale 2014-2020, organizzata da Anci ed Ifel in collaborazione con Anci Emilia Romagna.
“Favorire il dialogo inter-istituzionale e condividere gli obiettivi strategici”, ha detto Pierciro Galeone, segretario generale Ifel, aprendo i lavori della sessione. “In un momento particolarmente delicato per il paese, l’utilizzo delle risorse UE è un’occasione che non può si può sprecare. Se, da un lato, i Comuni devono fare sistema e, anche associandosi, migliorare la propria capacità progettuale – ha proseguito Galeone – è altresì necessario che i Comuni siano maggiormente coinvolti nel percorso di ricognizione delle istanze territoriali e di individuazione delle priorità strategiche su cui investire. Poiché per ogni euro di cofinanziamento comunale associato a progetti non ancora avviati restano bloccati 4 euro di costi ammissibili – ha concluso il segretario generale Ifel – è necessario migliorare la capacità programmatoria e rendere più efficiente la gestione esecutiva dei progetti. In tale ottica è auspicabile che siano rivisti i limiti alla partecipazione finanziaria comunale, semplificate le procedure amministrative e ridotta la filiera istituzionale".
Il responsabile Mezzogiorno e Cooperazione dell’Anci Francesco Monaco, ha invece illustrato il contenuto della bozza di accordo di partenariato inviato dal Governo italiano nei giorni scorsi all’attenzione della Commissione Europea. "Nella bozza in questione – ha detto – risulta formalmente riconosciuto il protagonismo delle città e dei territori, così come richiesto dai regolamenti sui fondi e come declinato nell’Agenda Urbana Nazionale adottata dal nostro Paese. Tale protagonismo dovrà poi essere tradotto in strumenti operativi attraverso l’adozione di un Programma Operativo Nazionale (PON) sulle Città Metropolitane e di un Asse specifico dedicato alle Città nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali (POR)". "Purtroppo – ha proseguito Monaco – nella bozza di Accordo non risultano invece ancora definiti i volumi di investimento dedicati alle città e la ripartizione di questi fra PON e POR -continua Monaco- e ciò provoca ancora oggi gravi incertezze e ritardi nella preparazione dei programmi e sul fronte della progettazione degli interventi urbani ammissibili a finanziamento".
Un passaggio fondamentale della nuova programmazione infine, riguarda, le responsabilità che derivano per l’intero sistema istituzionale italiano, chiamato ad uno sforzo significativo volto al rafforzamento della propria capacità amministrativa. “Le sfide che il prossimo ciclo pone al sistema dei Comuni italiani, – aha concluso a questo proposito Monaco – in particolare sui temi della lotta alla povertà ed all’esclusione sociale, dell’ambiente e dell’efficientamento energetico, fino all’erogazione di servizi di qualità al cittadino, richiede ai Comuni uno sforzo aggiuntivo per gestire strumenti attuativi complessi e progettare interventi integrati di qualità”. (com)