• Novembre 3, 2016
di anci_admin

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Terremoto – Sindaca San Severino Marche: “Troppi freni, servono permessi, firmo le carte in piazza”

"Occorre far le cose bene rapidamente, altro che calma", "devo recuperare il piano de...

"Occorre far le cose bene rapidamente, altro che calma", "devo recuperare il piano delle emergenze in municipio, e questi nemmeno mi fanno entrare perché è inagibile. È il vademecum delle crisi. Mi serve per coordinare l’emergenza, e invece dovrei aspettare che mi assegnino i vigili del fuoco per entrare accompagnata in casa mia, nel mio comune.
Ma scherziamo?". Così, intervistata da Repubblica, Rosa Piermattei, sindaca di San Severino Marche, uno dei comuni colpiti dal terremoto. "Siamo troppo soli. Possibile che tre giorni dopo un disastro come questo non abbiamo ancora visto arrivare qui una squadra di esperti della Protezione civile a prendere in mano le cose? Per fare le verifiche di stabilità e liberare gli immobili a rischio ho cinque tecnici comunali, li ho precettati e sono fantastici ma quanto tempo mi ci vorrebbe per spedirli dappertutto?". Ha bisogno di personale preparato ma "no, devo vedermela con il patto di stabilità, non posso sforare di una virgola".
"Con i miei cinque tecnici in giro non ho nessuno che mi prepari le ordinanze e le faccio da sola a penna dove capita. Per le notifiche serve il messo? E dove notifico, se la gente è fuggita da casa? Le porto a mano, le faccio cumulative, le notifico come posso". "Sono tre giorni che mi telefonano: come va? Quanti evacuati hai? Me lo chiede il ministero dell’Interno, poi la prefettura, la Protezione civile, la Croce rossa… Ma cavolo, perché non ve lo dite uno con l’altro e mi lasciate lavorare?". (com/gp)