- Aprile 10, 2018
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Terremoto Marche – I sindaci di Pieve Torina, Muccia e Macerata: “Ripiombati nella paura, molti danni ma non ci sono vittime”
“Ripiombiamo in una situazione drammatica, riviviamo scene che non avrei mai pensato di r...“Ripiombiamo in una situazione drammatica, riviviamo scene che non avrei mai pensato di rivivere”. Così all’Ansa il sindaco di Pieve Torina (Macerata) Alessandro Gentilucci commenta la scossa di terremoto che questa mattina ha colpito le marche con epicentro proprio il comune del maceratese. Un incubo sisma che “sembra non finire mai” dice il sindaco che segnala l’evacuazione di quattro famiglie da altrettanti immobili finora agibili e adesso a rischio crollo interno dopo l’ultima scossa di grado 4.6 delle 5:11. Il primo cittadino, che parteciperà tra poco a un briefing con la Protezione civile nazionale a Pieve Torina, dove oggi sono state precauzionalmente chiuse le scuole, sta valutando con i tecnici le problematiche legate all’agibilità degli edifici.
"Adesso vediamo dove sistemare le persone evacuate… – spiega – siamo in difficoltà. Questa situazione sembra non finire mai, ripiombiamo in situazione drammatica, riviviamo scene che non avrei mai pensato di rivivere". Anche dentro le Sae si segnalano cadute di quadri, suppellettili e pensili ma anche scollamenti di alcuni divisori interni. Dopo la forte scossa, molti abitanti si sono riversati in strada.
Il sindaco di Muccia Mario Barone riferisce invece ad Askanews che “la scossa ha provocato il crollo del piccolo campanile della chiesa del ‘600. Non ci sono stati feriti. La paura è tanta e i danni si sono verificati su strutture già lesionate. Ora faremo le verifiche in tutti gli edifici agibili per controllare se è tutto a posto”. “Gli abitanti sono fuori dalle case – aggiunge – perché si sentono più tranquilli”.
Interviene con tono duro anche il sindaco di Macerata Gianluca Pasqui. "Il cratere è qui – dice – tra questi sindaci e queste facce stravolte e stremate. Il prossimo che mi parla di 138 comuni tutti allo stesso modo coinvolti mi farà perdere seriamente la pazienza". "Dobbiamo distinguere chi è distrutto e fa i conti tutti i giorni con questo sisma, oppure diteci chiaramente che dobbiamo andarcene tutti e che ve ne fregate di noi" ha aggiunto Pasqui. "Adesso il cratere va diviso in fasce – ha concluso il sindaco – a seconda dei livelli di danno per consentire procedure veloci e semplificate che permettano di continuare a vivere in queste zone". (com/ef)