Termini Imerese, case occupate e sgomberi, gli abusivi occupano il municipio

Tensione a Termini Imerese dopo che il sindaco Maria Terranova ha deciso di sgomberare alcuni immobili occupati abusivamente in via Beato Agostino Novello e via Calcedonio Geraci: gli abitanti hanno assaltato ed occupato per protesta il municipio rinchiudendovi il segretario comunale ed un assessore.
“Non vogliamo lasciare indietro nessuno ma questa volta hanno superato ogni limite”, precisa Terranova, la cui amministrazione sta utilizzando il pugno duro contro l’illegalità, provando a risolvere l’emergenza abitativa con gli strumenti e i fondi a propria disposizione.
“Sin dal mio insediamento – ricostruisce a PalermoToday – abbiamo cercato di mettere delle regole a garanzia della collettività. Abbiamo iniziato dai commercianti abusivi che vendevano pesce ovunque e occupavano le rotatorie con camion e banchetti. Dopo anni di clientelismo e malapolitica, abbiamo provato a ripristinare la legalità”
“Un altro grosso problema – spiega Terranova – è stato quelle delle occupazioni abusive. “Dopo una ricognizione completa e una mappatura delle esigenze fatta dai nostri servizi sociali sono state emesse nel 2018 delle ordinanze di sgombero eseguite soltanto di recente. Ad aprile – prosegue – abbiamo convocato tutte queste famiglie, studiando soluzioni per chi risultava moroso, per chi attendeva da anni in graduatoria e anche per chi non mostrava alcuna intenzione di legalizzare la propria posizione, purtroppo in molti casi con scarsi risultati. Non avevamo intenzione di lasciare nessuno in mezzo a una strada”.
Tutti passaggi condivisi con la Prefettura e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma in alcuni casi anche con la Procura: “Ho notato tante cose strane di cui informerò la magistratura. Temo che dietro le case popolari ci sia qualche organizzazione…”, aggiunge Terranova.
Pochi giorni fa la situazione è precipitata con l’irruzione quando di alcuni degli occupanti abusivi che ha spianato la strada a un’altra ventina di persone che aspettavano fuori. “È stata un’azione di forza e prepotenza che non possiamo accettare e dispiace constatare come certi consiglieri li abbiano aizzati. Così come trovo mortificante il silenzio del Consiglio comunale che, a differenza di buona parte della città, non ha preso alcuna posizione. Ho ricevuto nuove minacce di morte: mi hanno detto che mi avrebbero fatto saltare in aria e che avrebbero fatto sparire l’assessore. Quando ho iniziato il mio mandato sapevo a cosa andavo incontro e se questo è il prezzo da pagare io sono pronta. È una battaglia per la giustizia sociale e noi andremo avanti”, conclude la sindaca di Termini Imerese.