• Dicembre 23, 2015
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Telefonia mobile – QEL Sole24Ore, Intesa con H3G, Vodafone e Wind sul canone di locazione delle stazioni radio base

di Mauro Savini (*) L'Anci ha raggiunto un accordo con H3G, Vodafone e Wind sul tema del canone per...

di Mauro Savini (*)
L’Anci ha raggiunto un accordo con H3G, Vodafone e Wind sul tema del canone per le locazioni delle stazioni radio base finalizzate all’erogazione del servizio di telefonia e connettività mobile. L’intesa, formalizzata in un protocollo siglato lo scorso 11 dicembre (si vedano anche le schede illustrative allegate al protocollo), ha l’obiettivo di contribuire a superare le situazioni di criticità nella relazione fra Comuni e operatori di telefonia mobile che si sono create da qualche tempo sul tema.
In particolare, negli ultimi anni sono nati diversi contenziosi fra Comuni e operatori derivanti da un’estesa azione, da parte di questi ultimi, tesa a ridefinire al ribasso i contratti in essere; azione che, in alcuni casi, è stata effettuata con interventi unilaterali mediante il riconoscimento all’ente del solo valore minimo previsto per la Tosap o per la Cosap.
Cosa prevede il protocollo d’intesa
Frutto di un lungo lavoro di confronto attivato dall’Anci con tutti gli operatori nazionali di telefonia mobile e con le cosiddette tower companies, l’accordo prevede la condivisione di un criterio di calcolo per la determinazione del valore del canone di locazione delle stazioni radio base su aree o immobili appartenenti al patrimonio disponibile del Comune. Nel dettaglio, il criterio di calcolo prevede di prendere a riferimento il valore al metro quadro del bene calcolato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare, rivalutato con un fattore premiale che lo raddoppia e moltiplicato per il numero dei metri quadri occupati dall’impianto. Al fine di tutelare i Comuni più piccoli e quelli con valori immobiliari bassi e, contemporaneamente, contribuire ad armonizzare il mercato, sono state previste inoltre una soglia minima pari a 5.000 euro/annui e una massima, pari a 13.000 euro/annui.
Oltre al criterio di calcolo, il Protocollo d’intesa disciplina alcune regole procedurali mirate a normalizzare la relazione fra amministrazioni locali e operatori e consentire a tutti i soggetti coinvolti di avere elementi stabili in grado di garantire una migliore programmazione di medio e lungo periodo. Fra queste, vanno evidenziate l’impegno degli operatori firmatari a sospendere presso tutti i Comuni italiani, per 60 giorni decorrenti dal 1° gennaio 2016, le pratiche di revisione unilaterale al ribasso dei corrispettivi dovuti per i contratti di locazione in vigore e a prediligere, in luogo dei beni privati e ove possibile e consentito dalle necessità dell’ottimale erogazione del servizio, la locazione delle stazioni radio base su beni facenti parte del patrimonio disponibile dei Comuni.
Modalità di adesione da parte dei Comuni
A partire dal 1° gennaio 2016, data di entrata in vigore del Protocollo d’intesa, i Comuni interessati potranno aderirvi inviando una specifica richiesta all’Anci mediante il modulo di cui all’allegato B al protocollo stesso. Dal momento dell’adesione da parte di un Comune, H3G, Vodafone e Wind si impegnano a rispettare nei suoi confronti quanto previsto nel Protocollo d’intesa al momento della sottoscrizione di nuovi contratti, di rinnovi contrattuali o della rinegoziazione consensuale dei contratti già in essere. Sulla base delle richieste provenienti dai Comuni, l’Anci gestirà un apposito registro delle adesioni che sarà disponibile sul proprio sito web.
Per monitorare l’efficacia dell’accordo, le parti costituiranno un apposito tavolo di coordinamento, che verificherà l’adesione al Protocollo d’intesa e proporrà ulteriori azioni di comune interesse legate alla realizzazione e gestione di infrastrutture di comunicazione elettronica
 
(*) Area Innovazione tecnologica, Attività produttive, Cultura e Turismo, Politiche giovanili, Mobilità, Energia, Coordinamento CDR e Progetti europei Anci