- Giugno 8, 2017
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Sviluppo sostenibile – Bianco: “Carta di Bologna rilancia questione ambientale nell’agenda politica dei Comuni”
“Il documento firmato oggi è un atto di grande importanza, soprattutto in questo moment...“Il documento firmato oggi è un atto di grande importanza, soprattutto in questo momento mentre il Paese più industrializzato del mondo, gli Usa, mette in discussione gli accordi di Parigi sul clima. Per questo è rilevante che partando da Bologna, dove si tiene il G7 sull’ambiente, non siano solo i governi nazionali ad attivarsi ma anche le Città ed i Comuni d’Italia”. Con queste parole Enzo Bianco, sindaco di Catania, presidente del Consiglio nazionale di Anci, commenta la Carta di Bologna per l’Ambiente firmata oggi alla Rocchetta Mattei di Grizzana Morandi dai sindaci e dai rappresentanti delle città metropolitane.
Bianco plaude ad una “una iniziativa che parte dal basso e che vede sottoscrivere un impegno ambizioso con otto specifici obiettivi da perseguire”. Un impegno “su cui – annuncia il presidente del Cn Anci – torneremo in occasione del nostro prossimo Consiglio nazionale convocato il prossimo 22 giugno a Roma, quando proporrò di lanciare in tutti i Comuni d’Italia una iniziativa di mobilitazione e sensibilizzazione contro i passi indietro sul tema ambientale e sugli accordi di Parigi perché diventino questione centrale nell’agenda politica dei Comuni”.
Tutto questo perché “per i sindaci italiani, al di là di ogni colore politico – sottolinea il primo cittadino etneo – le tematiche del contrasto all’inquinamento ambientale e della lotta contro il degrado ambiente, sono una battaglia prioritaria da condurre tutti insieme facendo squadra”.
In questo senso Bianco sottolinea come “d’intesa con il sindaco di Firenze Nardella, nel suo ruolo di coordinatore Anci delle Città metropolitane, affronteremo la questione ambientale anche in occasione della nostra prossima riunione che si terrà a Milano. Perché – conclude il sindaco di Catania – da parte nostra c’è l’assoluto impegno ad adottare decisioni condivise da tutte le 14 città metropolitane”. (gp)