• Settembre 28, 2020
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Strage di Marzabotto, il sindaco Cuppi: “Uno tra gli eventi più sanguinosi della nostra storia”

“Fu una strage di innocenti, 216 bambini, 316 donne e 160 anziani, che non avevano chiesto volontariamente di prendere le armi e di schierarsi dalla parte dei partigiani”, ribadisce la prima cittadina. Guarda il video
Strage di Marzabotto, il sindaco Cuppi: “Uno tra gli eventi più sanguinosi della nostra storia”

“La strage non fu un’azione punitiva, ma un’azione che mirava ad eliminare chi era considerato diverso e un potenziale nemico”. Con queste parole il sindaco di Marzabotto, Valentina Cuppi ricorda l’eccidio compiuto tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 come uno tra gli eventi più drammatici e sanguinosi della nostra storia. La strage compiuta dalle SS naziste fiancheggiati dai fascisti è tristemente ricordata per le 770 vittime tra anziani, donne e bambini.
Tre i comuni colpiti, Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, e queste le frazioni e i borghi dove si svolsero le uccisioni più sanguinose dalle parte delle truppe naziste: Casaglia, Caprara, Cerpiano, Pioppe di Salvaro, Canovetta, San Giovanni e Casoncello, Creda, San Martino, Cadotto, Casone di Riomoneta.
“Le SS nei report della 16a divisione granatieri relazionarono che 221 giustiziati erano considerati fiancheggiatori dei partigiani, inserendo in questo macabro conteggio anche i bambini di pochi mesi di vita.
Una strage di innocenti, 216 bambini, 316 donne e 160 anziani, che non avevano chiesto volontariamente di prendere le armi e di schierarsi dalla parte dei partigiani – conclude il sindaco Cuppi -. Uno sterminio, una eliminazione totale di qualsiasi forma di vita che avrebbe potuto opporsi al dominio del nazifascismo”.