- Giugno 22, 2016
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Stato Città – Diritto di rivalsa, accordo su criteri di rateizzazione in favore dei Comuni condannati dalla Cedu
Anci ha espresso parere favorevole, nella seduta della Conferenza Stato-città di questa matti...Anci ha espresso parere favorevole, nella seduta della Conferenza Stato-città di questa mattina, all’accordo sui criteri di rateizzazione per il diritto di rivalsa dello Stato nei confronti dei Comuni condannati con sentenza esecutiva dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. Si tratta di un provvedimento voluto e proposto dall’Associazione, per evitare a molti Comuni interessati seri problemi di bilancio.
L’accordo costituisce così uno strumento importante, poiché sancisce modalità di recupero applicabili a tutte le azioni di rivalsa esercitate dallo Stato nel caso di sentenze di condanna, nello specifico collegate in massima parte a vizi dei procedimenti di esproprio per pubblica utilità. L’accordo consente di prevenire un contenzioso potenzialmente elevato a causa dell’impatto finanziario dovuto dal recupero delle somme.
Tra i punti qualificanti dell’intesa è utile ricordare
– la condizione di maggior favore attribuita agli enti in dissesto o predissesto, ai quali viene applicata la regola della seconda classe successiva di maggior rateizzazione;
– l’applicazione anche nei casi di coobbligazione con altri enti, previa determinazione della quota a ciascuno di essi spettante;
– l’applicazione dello schema al complesso delle sanzioni derivanti da più sentenze di condanna;
– la facoltà dell’ente di restituire in unica soluzione gli importi dovuti.
In sede tecnica è stata condivisa l’ipotesi, formulata dall’ANCI, di introdurre un criterio di rateizzazione basato sul rapporto tra gli importi da restituire a titolo di sanzione e l’ammontare medio delle entrate correnti desumibili dagli ultimi consuntivi disponibili, come rappresentato nella tabella seguente.
% sulle entrate correnti (media 2012-2014)
Piano di rientro
Fino allo 0,2%
Entro un anno solare dalla notifica del provvedimento
Dallo 0,2% allo 0,6%
Entro due anni dalla notifica del provvedimento
Dallo 0,6% all’1,2%
Entro tre anni dalla notifica del provvedimento
Dall’1,2% al 2,0%
Entro quattro anni dalla notifica del provvedimento
Dal 2,0% al 5,0%
Entro cinque anni dalla notifica del provvedimento
Dal 5,0% al 10,0%
Entro otto anni dalla notifica del provvedimento
Oltre il 10,0%
Entro dieci anni dalla notifica del provvedimento
Ricordiamo che la disciplina del diritto di rivalsa dello Stato italiano nei confronti di Regioni, province autonome, enti territoriali o altri enti pubblici responsabili di violazioni del diritto dell’Unione europea, è contenuta nell’articolo 43 della Legge n. 234 del 2012. (dm)