- Luglio 12, 2017
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Stato Città – Decaro su città sedi centri nucleari: “Situazione sbloccata, subito 15 milioni per i 63 Comuni interessati”
"Siamo riusciti a ottenere, grazie al lavoro di coordinamento della presidenza del Consiglio, l..."Siamo riusciti a ottenere, grazie al lavoro di coordinamento della presidenza del Consiglio, l’attestazione formale della ripartizione delle somme che spettano a ciascuno dei 63 Comuni, oltre alle 9 Province, che ospitano centrali e vecchi impianti nucleari. Si tratta di quasi quindici milioni che per molti enti significano la sopravvivenza: la possibilità di pagare gli stipendi e di fare fronte alle rate dei mutui”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro commentando la decisione presa in sede di Conferenza Stato Città tenutasi oggi a Roma.
La legge n.368/2003, stabilisce, infatti, l’attribuzione di misure di compensazione territoriale a favore dei siti che ospitano centrali nucleari ed impianti del ciclo del combustibile nucleare, sino al definitivo loro smantellamento. I contributi sono assegnati annualmente con deliberazione del Cipe ma l’ultima assegnazione risale al 2013. Un forte ritardo che ha lasciato presagire per molto tempo il rischio concreto di dissesto per numerose amministrazioni.
Pertanto, l’Anci ha chiesto al Governo un impegno formale che attesti le somme spettanti a ciascuno degli enti territoriali interessati.
Sottolineando come “i Comuni avevano atteso a lungo la delibera del Cipe, giunta due giorni fa”, il presidente dell’Anci ha auspicato “che per le prossime annualità si lavori con maggiore tempestività".
“Accogliamo con favore la notizia comunicataci dal presidente Decaro”, ha commentato Alessandro Portinaro, Coordinatore della Consulta Anci Comuni nucleari e sindaco di Trino.
“E’ una notizia che attendiamo da tempo e oggi, grazie al lavoro di tutti e alla disponibilità della presidenza del consiglio, si è giunti a questa soluzione positiva, che riduce i tempi della burocrazia. Ci auguriamo che questa modalità diventi una prassi per gli anni a venire e che già dalle prossime settimane si lavori per l’annualità 2015, così da recuperare il gap accumulato”. (fdm)