• Marzo 24, 2016
di anci_admin

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Stati generali delle amministratrici – Lembi: “Parità di genere, mettere a sistema il lavoro fatto fino ad ora”

"Nella ricorrenza dei 70 anni del diritto di voto alle donne è stato importante convocar...

"Nella ricorrenza dei 70 anni del diritto di voto alle donne è stato importante convocare gli Stati generali delle amministratrici, perché è necessario rendere evidente l’impegno femminile nel dare concretezza all’operato delle amministrazioni locali, impegno che ha permesso di dare il via a politiche anticipatrici di quelle nazionali, come è stato per l’apertura degli asili comunali e dei centri anti violenza.  Questo evento sarà l’occasione per far sì che anche in Anci si capisca che la presenza femminile è fondamentale". E’ stata molto concreta Simona Lembi, presidente della commissione Anci Pari opportunità, Servizio civile, Politiche giovanili e Sport, nell’aprire l’evento “Lavoro, economia e bilanci di genere” organizzato da Anci a Milano, in preparazione degli Stati generali al femminile, previsti a Roma il prossimo 21 aprile.
Lembi ha ricordato il valore femminile nella costruzione della Repubblica, con un riferimento "alle ventuno donne che presero parte ai lavori dell’Assemblea costituente, capaci di dare una forza incredibile ad alcuni articoli della Costituzione, in particolare al terzo".
Passando all’impegno dei Comuni per promuovere la parità di genere, la presidente della commissione Anci ha dichiarato che "il lavoro è cresciuto molto in questi anni, ma ora deve essere messo in rete, altrimenti tutto questo non avrà modo di diventare sistema".
"Anci Lombardia ha due vice presidenti donna e, sempre in Lombardia, due città di grandi dimensioni come Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni hanno un sindaco donna", così Siria Trezzi, Vicepresidente di Anci Lombardia e Sindaco di Cinisello Balsamo, ha sintetizzato "come le tematiche di genere siano sentite in questo territorio". Per Trezzi si deve però lavorare per "andare oltre una liturgia amministrativa improntata secondo una logica maschile. Dobbiamo rivedere, ad esempio, le convocazioni dei consigli comunali, dobbiamo pensare a tempistiche che possano garantire una partecipazione democratica delle donne e che possano far conciliare i diversi impegni". A tal fine la vicepresidente dell’associazione lombarda ha auspicato che "negli statuti siano inseriti principi e regole che riescano a dare indicazioni chiare su come definire e interpretare la presenza di genere nelle amministrazioni".
I saluti della città di Milano sono stati portati da Francesca Zajczyk, delegata del sindaco per le pari opportunità, che ha ritenuto interessante "capire come l’agenda di genere ha influenzato l’azione amministrativa milanese, capace di alzare al 40% la presenza delle donne nei CdA delle aziende del comune, e a fare aumentare la presenza femminile tra i dirigenti comunali".
L’evento è stato inoltre l’occasione per ricordare "la figura di Laura Prati, sindaca che è morta svolgendo il proprio servizio per la comunità, rispettando le leggi e chiedendone il rispetto".
La parte conclusiva del convegno è stata poi dedicata alla presentazione di alcune azioni locali.
Da Siena, Daniela Peccianti Ufficio Pari Opportunità e Politiche di genere Direzione Affari  generali ha testimoniato "la volontà politica degli amministratori e delle amministratrici che ha permesso un primo passo culturale per poter definire un bilancio di genere".
L’assessore modenese Andrea Bosi ha sottolineato "l’importanza di fare rete, per sopperire alla mancanza di una guida che possa orientare la pratica amministrativa in questo settore". Bosi ha continuato ricordando "l’impegno del comune di Modena a rivedere i documenti e gli atti, riscrivendoli con un linguaggio amministrativo rispettoso del genere, accompagnato all’importante lavoro sulla disciplina delle pubblicità e sulle questioni LGBT".
Da Nola era presente l’assessore Carmela de Stefano, che ha riassunto "l’impegno politico e amministrativo per dare il giusto valore alle tematiche di genere nell’agenda comunale", ed ha evidenziato la positiva esperienza con i ragazzi e lo sforzo "per coniugare le pari opportunità e lo sport".
Ha concluso la carrellata di esperienze la città di Torino con l’assessore Ilda Curti, che ha evidenziato come il capoluogo piemontese sia "tra le città che più hanno investito sul tema della parità, lavorando sull’adeguamento del linguaggio e della modulistica, impegnandosi nel contrasto della violenza sulle donne  e promuovendo da tempo l’esperienza del bilancio di genere". (com/fdm)