- Aprile 6, 2016
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Stati generali amministratrici – Evento Bari, Spina (Anci Puglia): “Intervenire su violenza donne è dovere istituzionale”
"Intervenire in maniera adeguata nei casi di violenza contro le donne e' un dovere prima di tut..."Intervenire in maniera adeguata nei casi di violenza contro le donne e’ un dovere prima di tutto istituzionale: significa tutelare il diritto alla vita, alla salute a alla libertà delle donne e degli uomini delle nostre comunità”. Così all’agenzia di stampa Italpress il vicepresidente Anci Puglia, Francesco Spina, durante il suo intervento in occasione del convegno "Azioni di contrasto alla violenza di genere e alla tratta", organizzato dall’Anci a Bari in preparazione degli Stati Generali delle Amministratrici che si svolgeranno a Roma il prossimo 21 aprile.
"Mi auguro – ha detto Spina – che tutte le istituzioni sappiano predisporre politiche e misure di protezione e di assistenza in favore di tutte le vittime di violenza, come sancito dall’articolo 1 della Convenzione di Istanbul. Mi auguro anche – ha continuato – che tutti gli operatori, che lavorano ogni giorno per e con le vittime di violenza, continuino a tessere le maglie di strategie di rete e di sistemi efficaci di protezione e che i Centri Antiviolenza, con il loro contributo specialistico, continuino a rappresentare un prezioso valore aggiunto con le loro azioni di contrasto al fenomeno”. "Tutti i cittadini, in ugual misura – ha concluso il vicepresidente di Anci Puglia – devono lottare, perché si diffonda la cultura del rispetto, del dialogo e dell’accoglienza”.
“C’è una forte connessione tra il sistema di asilo e il fenomeno della tratta – ha detto sempre all’Italpress Irma Melini, presidente della commissione Anci sull’Immigrazione – . Riconoscere e far emergere il fenomeno, rendere edotti gli operatori – ha aggiunto la Melina -, dalla polizia ai magistrati, agli avvocati fino agli operatori sociali e’ importantissimo per riconoscere quello che sta accadendo. Utilizzare dei format che siano uguali in Italia come negli altri Paesi d’Europa – ha continuato – e metterli in rete anche come database, vuol dire – ha spiegato – poter leggere un fenomeno che oggi è sommerso, ma solo perché non leggibile. Per il resto il fenomeno della tratta è molto frequente – ha ribadito – colpisce i minori ed è nostro dovere contrastarlo anche con modifiche legislative. Necessaria – ha concluso – anche la protezione della vittima al di là della denuncia". (com/ef)