• Aprile 6, 2016
di anci_admin

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Stati Generali Amministratrici – Evento Bari, Pacenza (vices. Castrolibero): “Creata ‘rete antiviolenza’ dell’area urbana”

“Istituita tra i Comuni di Castrolibero, Cosenza e Rende una Rete antiviolenza dell’Area...

“Istituita tra i Comuni di Castrolibero, Cosenza e Rende una Rete antiviolenza dell’Area urbana con l’obiettivo di creare sinergia tra istituzioni ed enti pubblici e privati nella costituzione della rete locale di contrasto alla violenza”. Così la vicesindaco del Comune di Castrolibero (CS) Sabrina Pacenza nel corso del seminario che si è svolto oggi a Bari in preparazione degli Stati generali delle amministratrici in programma il 21 aprile a Roma. I tre municipi hanno sottoscritto il protocollo Anci-D.i.Re allo scopo di attuarne le Linee guida rafforzando così le politiche di supporto alle donne vittime di violenza.
“La costituenda rete territoriale – ha spiegato Pacenza – nasce alla luce della sottoscrizione del protocollo e, sulla scia del modello Urban, si propone come elemento utile per contrastare il fenomeno riaccendendo l’attenzione su questi temi ed avvalendosi degli attori che quotidianamente si occupano di abusi e discriminazioni di genere”.
Obiettivo primario è la formazione della rete e del personale di enti, professionisti e volontari attivi nell’area urbana ed insieme la promozione di politiche educative da proporre nelle scuole. “E’ per tale motivo – ha aggiunto il vicesindaco – che si cercherà di trattare la violenza di genere non solo come emergenza di ordine pubblico, ma anche come questione politica e morale che investe la sfera individuale e collettiva.
Il Comune di Castrolibero – ha concluso Pacenza – intende anche attuare quello che è stato deliberato nei tre municipi, inserire nei piani sociali di zona i Centri Antiviolenza, realizzare la messa in rete di servizi sociali, sanitari e di giustizia; rivedere la legge regionale 20/2007Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà; promuovere corsi di formazione per gli operatori del settore ed infine elaborare piani e programmi strutturati in base a un monitoraggio precedente del fenomeno”. (com)