- Gennaio 28, 2016
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#startcity – Fassino: “Città metropolitane motore dello sviluppo, 2016 sia anno del definitivo decollo”
FIRENZE - “Il 2015 è stato un anno di transizione che, grazie alla grande determinazion...FIRENZE – “Il 2015 è stato un anno di transizione che, grazie alla grande determinazione dei sindaci, ci ha permesso di implementare l’istituzione delle Città metropolitane. Il 2016 deve essere invece l’anno del definitivo decollo se vogliamo che questo ente sia davvero il motore di sviluppo e innovazione del nostro Paese”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, in un passaggio della sua relazione introduttiva ai lavori del Forum Start City che si apre oggi a Firenze.
“In Italia – ha detto Fassino – siamo portati a pensare che dalla data di entrata in vigore di una legge tutto venga di conseguenza ma questo non è accaduto. Dal 1 gennaio dello scorso anno le Città metropolitane hanno ricevuto il riconoscimento giuridico ma all’opinione pubblica non è giunto il carattere strategico che sottostà alla riforma. Un carattere innovativo per due ragioni: la prima perché è un tassello della riforma complessiva in corso delle nostre istituzioni, insieme al nuovo Senato e alla riforma del Titolo V; la seconda perché la Città metropolitana prende atto di una situazione di fatto che già vede le grandi conurbazioni come il centro propulsore e innovativo del nostro Paese. Attorno alle Città – ha continuato Fassino . si concentra un altissimo grado di integrazione tra politiche economiche, produttive, culturali e di welfare. Inoltre è nelle città che si produce la maggior parte del Pil nazionale ed è nelle città che vive il 50% della popolazione; così come è qui che si concentrano anche le maggiori criticità come la povertà o il disagio giovanile”.
Per Fassino, però, “la legge non manca di contraddizioni che chiediamo vengano risolte. Prima di tutte quella di far corrispondere il territorio metropolitano a quello delle vecchie Province o come la debolezza attuale degli organi di governance, fino all’insufficienza di risorse proprie su cui far leva per gestire le politiche in un area così vasta”. “Un altro punto che chiede riflessione – ha rimarcato ancora il presidente Anci – è quello che riguarda un coerente rapporto tra Città e Regioni: queste ultime sono nate nel 1970 quanto le Città metropolitane non erano ancora nate, per questo il tema andrà approfondito e risolto”.
Tra punti di forza e punti di debolezza, Fassino considera comunque “giusta la scelta di istituirle ma per metterle nelle condizioni di raccogliere questa grande opportunità serve un pieno riconoscimento, anche per metterle nelle condizioni di essere più attrattive per i mercati e per i finanziamenti privati”.
E qui Fassino ha richiamato un altro tema su cui Anci lavora da tempo: quello della dimensione comunale. “La nascita della Città metropolitana sia occasione per processi di riaggregazione, su base di consenso, per arrivare ad enti comunali con dimensione di scala al passo con aspettative cittadini. Altro tema a cui lavoreremo è quello riguardante il futuro e la prospettiva di sviluppo di quei teeritori territori ‘di mezzo’, non metropolitani, questione non risolta dalla legge”. (ef)