• Gennaio 28, 2016
di anci_admin

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#startcity – De Molli (Ambrosetti): “Visione metropolitana richiede occhiali nuovi sulla realtà”

FIRENZE – “Per costruire la visione delle Città Metropolitane servono occhiali nu...

FIRENZE – “Per costruire la visione delle Città Metropolitane servono occhiali nuovi che consentano di mettere a fuoco la dimensione delle opportunità coniugandola con quella operativa”. E’ l’appello arrivato da Valerio De Molli Managing, partner de The European House – Ambrosetti e membro dell’Advisory Board Start City nel suo intervento alla sessione di apertura del forum ‘Città metropolitane, il rilancio parte qui’ in corso di svolgimento a Palazzo Vecchio.
De Molli ha snocciolato i dati che emergono dallo studio condotto in questi mesi da Anci e Studio Ambrosetti. “Le 14 realtà metropolitane italiane rappresentano il 41% del Valore aggiunto nazionale, oltre il 36% della popolazione italiana e il 17% della superficie territoriale. Riuniscono, inoltre, il 17% dei Comuni, il 35% delle imprese italiane, il 56% delle imprese multinazionali insediate nel Paese e catalizzano circa il 70% degli investimenti diretti esteri in entrata nel Paese”.
Una potenzialità enorme, quella italiana, che il team di lavoro ha confrontato con decine di realtà metropolitane europee, “allo scopo di sviluppare un attento benchmarking che ha consentito di raccogliere le migliori esperienze finora realizzate”, ha ricordato il rappresentante di Ambrosetti. Particolare punto di riferimento nell’analisi è stata la realtà francese, “omogenea a quella italiana, sia dal punto di vista delle città metropolitane esistenti, che della popolazione ‘metropolitana’ coinvolta: 16 milioni di persone in Francia contro i 20 milioni italiani”.
De Molli ha, infine, indicato una serie di questioni aperte che vanno risolte al meglio per consentire l’effettivo decollo delle realtà metropolitane: il tema della formazione della classe dirigente, la definizione del rapporto tra le aree metropolitane da un lato con le Regioni e dall’altro con i paesi stranieri; infine, quello dei servizi pubblici locali e della valorizzazione delle cinture metropolitane. (gp)