• Gennaio 29, 2016
di anci_admin

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#startcity – Bianco: “Piccoli segnali attenzione sul Sud, si punti su aree metropolitane meridionali”

FIRENZE – “Sul tema del Mezzogiorno, scomparso per anni dall’agenda politica nazio...

FIRENZE – “Sul tema del Mezzogiorno, scomparso per anni dall’agenda politica nazionale, registriamo qualche buon segnale dal governo, come dimostra il tema dell’incentivo alle imprese che si installano al Sud, incentivo che deve premiare solo le imprese che hanno successo. E’ comunque importante puntare sulle aree metropolitane di eccellenza meridionali, là dove si concentrano realtà già pronte a decollare”. Lo ha detto Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del consiglio nazionale Anci, parlando della dimensione sociale dello sviluppo metropolitano, tema dibattuto nell’ultima giornata del Forum Start City, organizzato da Anci e The European House Ambrosetti a Palazzo Vecchio.
Bianco ha sottolineato il ritorno di attenzione sul tema del Mezzogiorno, ricordando anche la decisione assunta la settimana scorsa dall’Anci di tenere, la prossima primavera, un convegno a Catania dedicato alle politiche per il Sud.
Quanto al decollo definitivo delle Città metropolitane, il presidente del Consiglio nazionale Anci ha indicato due passaggi cruciali: da un lato “la necessità di avere una visione, un piano strategico nel medio lungo periodo”; ma accanto a questo “bisogna, nel breve periodo, convincere tutti i cittadini che queste nuove realtà sono convenienti perché migliorano la qualità della vita”. Un’attività di comunicazione istituzionale che “a Catania – ha ricordato – stiamo svolgendo con un approccio ‘metropolitano’ a molti problemi del territorio, dalla prevenzione del rischio idrogeologico, ai trasporti fino ai rifiuti”.
Infine, da Bianco una considerazione sulla necessità di ridisegnare l’assetto delle Regioni. “Dalla loro riforma, una volta avviate le Città metropolitane, dipenderà lo sviluppo del nostro paese nei prossimi anni”, ha detto il sindaco di Catania rispondendo ad una domanda dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli. “Non ha senso che ci siano Regioni poco più grandi del quartiere di una Città Metropolitana, ce ne dovranno essere al massimo 8-9 e dovranno occuparsi di programmazione e non gestione. Così come è anacronistico – ha concluso – che si mantengono cinque Regioni a Statuo speciale, per motivi geopolitici ormai superati dalla storia”. (gp)