- Ottobre 21, 2024
Accadde in città
Staino, Sereni (sindaco Scandicci) e Guccini: “Papà di Bobo, vignettista tra satira e politica”
Il ricordo della sindaca e del cantautore modenese nell’anniversario della morte di uno tra i più apprezzati disegnatori satirici italiani“Sergio Staino Il signore di Scandicci, per noi un padre, maestro di vita e di politica”. Parole del sindaco Claudia Sereni nell’anniversario (21 ottobre 2023) di uno tra i più famosi e apprezzati disegnatori satirici italiani. “La libertà intellettuale di un artista eclettico che andava oltre i confini tra satira, cinema e musica, e la libertà d’espressione, ogni nostra azione deve essere mossa dalla volontà di unire e costruire, mai di dividere e distruggere”.
Inventore di Bobo, il suo alter ego, e un pensiero libero disegnato con un tratto di matita: con le vignette ha raccontato con ironia la storia sociale e politica italiana, una satira pungente e attenta ai cambiamenti culturali.
“Sergio ha portato Scandicci nel mondo e il mondo a Scandicci, non come un personaggio pubblico, ma come cittadino, come uno di noi, uno scandiccese che amava profondamente e in maniera autentica la sua città”. E precisa: “Scandicci gli ha dedicato un archivio digitale, un luogo permanente con oltre 20mila schizzi, appunti, bozzetti e vignette, un materiale raccolto in un ventennio, “archivio moderno che potrà parlare alle nuove generazioni, a quei giovani – conclude Sereni – che Sergio amava tanto”.
Parla il cantautore modenese Francesco Guccini, la vita di due uomini uniti da diversi destini, “eravamo coetanei, lui è nato l’8 giugno 1940, in tempo di pace, io il 14 giugno 1940, l’Italia era entrata in guerra. Scherzavamo molto su questa coincidenza prendendoci in giro, io ero più giovane di lui di sei giorni”. E aggiunge: “è stato un ineguagliabile disegnatore, pieno di senso dello humour, di tipico spirito toscano.
Ci siamo conosciuti, anzi, quasi inseguiti, Staino disegnava su Linus, una rivista per fumetti. Un giorno, in una striscia con Bobo, fece rifermento alle mie canzoni, ai giovani che, con un mio concerto, si sarebbero avvicinati alla politica. Da allora iniziammo a scriverci e a frequentarci”. E Guccini prosegue “non posso aggiungere altro, solo questo, è stato un grande fumettista, per me un grande e inseparabile amico”.