- Novembre 4, 2016
Comunicati Stampa Anci
Stabilità – ANCI, Bene impianto ma incertezza su riparto risorse, lavoriamo per migliorare la vita dei Comuni
“Diamo una valutazione positiva della Legge di bilancio: non ci sono tagli e vi è un mi...“Diamo una valutazione positiva della Legge di bilancio: non ci sono tagli e vi è un miglioramento ulteriore della regola del saldo e la revisione delle sanzioni. Sono previsti due fondi a favore di Regioni ed Enti locali pari a un miliardo di liquidità e a circa 2 miliardi non utili ai fini del saldo. Il problema e’ che una parte rilevante di questa disponibilità e’ indivisa tra Comuni, Città metropolitane, Province e Regioni. Abbiamo fatto una proposta precisa di riparto per i Comuni e le Città metropolitane per chiudere i tanti conti in sospeso. Abbiamo chiesto di eliminare o posticipare la scadenza del 28 febbraio per l’approvazione dei bilanci almeno al 31 marzo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale Anci, Enzo Bianco, intervenendo all’audizione davanti le commissioni congiunte di Camera e Senato che hanno ascoltato il sindaco di Catania sulla Legge di stabilità, con il suo collega di Livorno, Filippo Nogarin.
Bianco ha ribadito la necessità di poter utilizzare gli avanzi di gestione per alleggerire il peso del debito, insieme all’invito ad una riflessione più ampia per attivare da subito risorse per le spese in conto capitale. Sulle Città Metropolitane, ANCI auspica l’approvazione di ulteriori e straordinarie misure che consentano anche per il 2017 di chiudere i loro bilanci a partire dall’eliminazione del taglio. Quanto alla normativa degli enti in dissesto e predissesto, l’auspicio di ANCI è che le proposte già concordate con Mef e Ministero dell’Interno vengano recepite nel ddl Bilancio 2017, trovando spazio nel corso dell’esame parlamentare. Infine, Bianco ha ribadito la necessità di “semplificazioni, ordinamentali e contabili, che i Comuni attendono ormai da troppo tempo, e di ripristinare il percorso condiviso per la perequazione delle risorse comunali, che viene di fatto abolito dall’articolo 64”.
Nel suo intervento, Nogarin si è invece soffermato sulle partite finanziarie aperte, reiterando la richiesta di procedere al ristoro delle spese per il funzionamento degli Uffici giudiziari e di dare soluzione al taglio subìto nel 2015 da circa 2 mila Comuni – in prevalenza piccoli e piccolissimi – a causa della differenza fra gettito stimato da terreni agricoli in territori montani e collinari già esenti da IMU e il gettito effettivo. Altra questione sottolineata è quella della necessità di integrare le risorse a favore dei Comuni che sono risultati seriamente penalizzati dalle elaborazioni delle stime nella fase di passaggio dall’Ici e all’Imu: 65 milioni a decorrere dal 2017 e 330 milioni a titolo di arretrati in 10 rate annuali. Infine, il sindaco di Livorno è tornato a sollecitare lo sblocco del turnover per le assunzioni di personale negli enti locali. Altro tema importante su cui si è chiesto intervento riguarda una misura di ristrutturazione del debito, una revisione dei tassi di interesse troppo elevati con CDP , la possibilità di destinare il mutuo ad altra opera o di sospendere le rate di ammortamento qualora l’opera sia ferma.