• Febbraio 8, 2018
di anci_admin

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Sprar – In Anci seminario sul sistema di accoglienza nel Lazio

Una riflessione a trecentosessanta gradi sul sistema di accoglienza nel Lazio dei richiedenti asilo ...

Una riflessione a trecentosessanta gradi sul sistema di accoglienza nel Lazio dei richiedenti asilo e dei rifugiati focalizzato sul ruolo delle Regioni e dei Comuni è stato al centro de dibattito svoltosi quest’oggi presso la sede dell’Associazione dei Comuni. Protagonisti della giornata, che ha registrato anche gli interventi dei rappresentanti di alcuni comuni laziali sede di Sprar, il consigliere delegato servizi sociali Anci Lazio Piergiovanni Fiorletta, l’assessore ai servizi sociali di Roma Capitale Laura Baldassarre, l’assessore della Regione Lazio alle politiche sociali Rita Visini e la responsabile del Dipartimento Immigrazione di Anci Nazionale Camilla Orlandi che ha illustrato il ruolo dell’Associazione nel sistema di accoglienza.
“E’ importante che i sindaci sfruttino l’opportunità di far parte della rete Sprar fondamentale nell’organizzazione dell’accoglienza e dell’inserimento delle persone all’interno della comunità”, ha detto Fiorletta sottolineando come “per noi sia importante il confronto con il territorio affinché ci restituisca una immagine reale della loro quotidianità. Solo così – ha continuato – possiamo migliorare il nostro approccio e le nostre attività”.
Favorire l’accoglienza diffusa e per piccoli numeri  sul territorio per evitare le grandi concentrazioni è la mission dell’accordo tra l’Associazione dei Comuni e il Ministero dell’Interno e Anci Lazio si sta muovendo in questo quadro per sensibilizzare e sostenere i sindaci e le amministrazioni comunali, che ancora non hanno aderito al programma Sprar. L’auspicio è di incrementare questo numero anche in forza del fatto che proprio il cosiddetto “modello Sprar” è oramai ampiamente riconosciuto anche fuori dai confini nazionali, come sistema principale di seconda accoglienza.
In questo contesto il partenariato con la Regione Lazio “è importante – ha aggiunto Fiorletta – perché proprio negli scorsi giorni la Regione ha approvando una delibera stanziando dei fondi per un ammontare di 750 mila euro che verranno distribuiti tra i Comuni del Lazio che fanno parte dello Sprar in un ottica di solidarietà istituzionale che mira a supportare, con un piccolo finanziamento, i percorsi di integrazione dei ragazzi che escono dalle strutture di accoglienza cosicché anche loro rappresentino un’opportunità per i territori”.
“Il finanziamento della Regione Lazio ai Comuni della rete Sprar – ha spiegato Visini – servirà a sostenere gli interventi di accompagnamento all’autonomia dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale in condizioni di particolare vulnerabilità sociale, a promuoverne la partecipazione attiva alla vita delle comunità ospitanti e anche per rafforzare la sinergia tra pubblico e privato sociale che operano nell’ambito dell’accoglienza”.
Ha detto ancora Visini: “Quella della Regione Lazio vuole essere un’azione di grande concretezza: lavorare per l’integrazione, fa bene sia alle comunità ospitanti, sia alle persone accolte. Parlarne di più e meglio farebbe bene anche all’opinione pubblica, perché aiuterebbe a ristabilire la verità sui percorsi di accoglienza e aiuterebbe a svelenire un clima troppo teso e troppo condizionato dagli stereotipi e dalla propaganda xenofoba. Questo è possibile solo con la promozione della dignità delle persone di origine straniera attraverso percorsi di formazione, educazione e lavoro”.
“Questo seminario ha rappresentato un’opportunità per illustrare quanto stiamo realizzando sul territorio di Roma Capitale”, ha detto Baldassarre. “Il nostro impegno – ha proseguito – è, infatti, volto a migliorare il sistema di accoglienza diffusa sul territorio puntando a migliorare e qualificare tutte le azioni per favorire anche l’inclusione dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Al contempo, è fondamentale rafforzare anche la collaborazione con le istituzioni coinvolte”. In tal senso, “abbiamo già siglato un protocollo con la Prefettura per le attività di volontariato e adesso ne sigleremo un altro per le attività di formazione e lavoro”.
“Oggi – ha concluso abbiamo fatto anche il punto della situazione sull’attività degli altri comuni coinvolti nella rete Sprar e abbiamo proposto che incontri diventino periodici per scambiarci opinioni e buone pratiche. Auspichiamo inoltre che Anci Lazio realizzi un rapporto annuale rispetto alle attività collegate allo Sprar e ci auguriamo che sempre più attenzione sia dedicata alla comunicazione così da restituire alla cittadinanza tutta il disegno che i diversi Comuni realizzano per l’accoglienza e l’inclusione delle persone di origine straniera”. (fdm)