- Ottobre 20, 2017
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Sport – Pella: “Squadra nazionale europea? Difficile ma partendo dai territori si può fare”
“Per raggiungere l’obiettivo di una nazionale europea, sarà fondamentale iniziare...“Per raggiungere l’obiettivo di una nazionale europea, sarà fondamentale iniziare dai territori, dai Comuni, una stagione di forte coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni nel processo di integrazione e di adesione ai progetti europei come l’Erasmus+ Sport, di aumento della pratica sportiva, di miglioramento e standardizzazione dell’impiantistica sportiva europea, contenuti questi ultimi presenti anche all’interno del Parere d’Iniziativa adottato lo scorso maggio dalla Delegazione italiana presso il Comitato delle Regioni dal titolo “La salute nelle città: bene comune”. Così il vicepresidente vicario Anci Roberto Pella che ieri ha partecipato alla Camera dei Deputati al convegno “è possibile una nazionale europea?”, organizzato per discutere dell’opportunità della creazione di una nazionale europea, alla luce dei Trattati istituzionali e delle recenti evoluzioni giuridiche in materia.
“Fino a qualche tempo fa – ha detto Pella – erano assolutamente inimmaginabili i numerosi risvolti giuridici ed europei del mondo sportivo; oggi, invece, anche lo sport, è pienamente entrato a far parte del ‘sistema Europa’, basti pensare alla Sentenza Bosman o ai contenuti dell’ultimo Libro Bianco”.
“Non é semplice pensare alla nascita di una squadra europea, di una nazionale, e la stessa Commissione ne è ben consapevole – ha continuato il vicario Anci – pur avendo agito negli ultimi anni secondo la direttrice dello sport per tutti, dello sport di cittadinanza, come strumento utile per dimostrare l’unità europea e la solidarietà tra atleti e incentivare all’attività fisica e al benessere. L’identità dei singoli Paesi membri dell’UE è oggi molte forte, per alcuni ancora in via di consolidamento e definizione, o un’istanza da rivendicare per altri – basti pensare alle recenti vicende catalane, pur se, al contempo, la politica di coesione e di integrazione non potranno che avvenire attraverso lo strumento e le istituzioni dell’Unione. L’equilibrio tra esigenze, differenti ma non del tutto contrastanti, appare chiaro dalle previsioni del Trattato sul Funzionamento dell’UE, il quale ribadisce l’interesse dell’Unione nei confronti delle politiche legate allo sport, ponendo l’accento sull’esigenza di salvaguardarne le specificità, in conformità con il principio di sussidiarietà.”
“Questi – ha quindi concluso Pella – saranno, fra l’altro, anche i temi che guideranno il mio intervento la prossima settimana a Houston, in occasione del summit internazionale Cities Changing Diabetes, alla presenza dei Sindaci delle città del mondo più sensibili sul tema”. (com/ef)