Spending review – Sole 24 Ore, la versione ‘corretta’ colpisce Venezia e Milano. All’Aquila a rischio fondi per terremoto

I più colpiti sono Milano e Venezia che chiederanno ad ogni cittadino un contributo rispettivamente di 94,8 euro e 96,2 euro; e soprattutto L’Aquila, dove il sacrificio richiesto all’amministrazione rischia di azzerare i fondi assegnati per il terremoto. Ma anche la Capitale non scherza, dovendo affrontare una penalizzazione di ben 213 milioni. Sono gli effetti concreti sui bilanci comunali della ‘spending review rivista’ in funzione dei nuovi criteri di distribuzione, introdotti con la legge di conversione del decreto sblocca-debiti. A calcolarli è il Sole 24 Ore che ha fotografato la situazione dei tagli ai fondi comunali, mettendo a raffronto il vecchio criterio dei consumi intermedi riferiti al solo 2011, inizialmente previsto, con quello ‘addolcito’ della media dei consumi registrati da ogni Comune nel biennio 2010-2012.
Un criterio che, pur modificando in alcuni casi la situazione in positivo (vedi Brescia, Enna e Torino), o accordando un piccolo sconto rispetto alla situazione precedente (è il caso di Milano o della stessa L’Aquila), non muta il peso complessivo di 2,25 miliardi per il 2013, e conferma la farraginosità della logica dei consumi intermedi.
Tant’è vero che i sindaci hanno già fatto sapere di non aver mai avallato il nuovo criterio di calcolo, il cui effetto finale potrebbe modificarsi in virtù della clausola di salvaguardia, prevista dall’emendamento varato in Senato. In pratica ad ogni Comune non potranno applicarsi tagli superiori al 250% rispetto a quelli riservati agli enti della stessa fascia demografica. Il decreto di  distribuzione dei tagli, che lo conterrà, dovrebbe arrivare entro fine giugno, ma a bloccarlo – ricorda l’articolo – è anche l’opposizione dei Comuni rispetto ad un carico complessivo che viene giudicato troppo pesante. (gp)