- Novembre 8, 2016
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Solidarietà Decaro: “Paradosso sindaci, punto di riferimento per cittadini e per mafie: una minaccia ogni 18 ore”
“All’amico e collega Falcomatà ho espresso tutta la solidarietà mia person...
“All’amico e collega Falcomatà ho espresso tutta la solidarietà mia personale e quella dei sindaci italiani. Un atto vigliacco che non fermerà il lavoro intrapreso da un sindaco giovane e coraggioso del Mezzogiorno qual è Giuseppe”. Lo ha affermato il presidente dell’Anci Antonio Decaro, che questa mattina ha sentito telefonicamente il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà per esprimere la sua solidarietà alla luce dell’ultimo atto intimidatorio risalente a qualche giorno fa che ha colpito il giovane sindaco della città calabrese. Al sindaco Falcomatà era indirizzata una busta contenente proiettili intercettata dall’ufficio postale cittadino.
“Sei un esempio per tutti noi – ha detto il presidente Decaro al sindaco calabrese – e non ti lasceremo solo perché come te ci sono tanti altri sindaci che subiscono queste intimidazioni e che non smettono di fare il proprio dovere in nome della legalità e dei cittadini che rappresentano. Nei primi 5 mesi del 2016, secondo Avviso Pubblico, sono stati 180 gli amministratori minacciati, con una media di una minaccia ogni 18 ore. Questo – ha rimarcato Decaro – non è un fenomeno che interessa solo i Comuni delle regioni meridionali, anche se i sindaci del sud Italia sono ancora quelli più esposti e colpiti. Sono proprio i sindaci le figure direttamente interessate dagli atti intimidatori o, nei casi più estremi, da attentati. Quegli stessi sindaci, sempre più spesso, scelgono di restare al loro posto”.
“Purtroppo come rilevano i rapporti nazionali e locali – ha aggiunto Decaro – la criminalità organizzata tenta di infiltrare i propri affari su svariate diramazioni dell’economia locale: dagli abusi edilizi, alla gestione degli appalti per lo smaltimento dei rifiuti, all’edilizia popolare, alle estorsioni nei confronti delle attività commerciali e mercatali. E paradossalmente, così come per i cittadini, anche per le mafie il sindaco diventa la prima figura di riferimento”.
“Oggi – conclude Decaro – ho chiesto a Giuseppe Falcomatà di non mollare, di continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e per questo, come presidente Anci, chiederò ancora più forte al Governo e ai gruppi parlamentari di velocizzare l’iter per approvare il Ddl per il ‘Contrasto intimidazioni amministratori locali’, che amplia e modifica le norme penali per tutelare più efficacemente gli amministratori locali vittime di intimidazioni e minacce mafiose”. (com)