- Novembre 18, 2020
#anci2020 Confronto con imprese
Snam, Novartis, NovoNordisk, ambiente e salute per il benessere delle nuove generazioni
SNAM indica nell’economia dell’idrogeno l’alleato nella lotta ai cambiamenti climatici, da Novartis l’impegno per una sanità digitale e di prossimità. Novonordisk chiede di ripensare le città per l’influenza che i modelli urbani determinano sulla salute
di Maria Teresa Pellicori
Marco Alverà, amministratore delegato SNAM, ha individuato nella sfida climatica l’obiettivo per il benessere delle nuove generazioni. E indica nell’idrogeno il migliore alleato per rendere competitivo il nostro Paese in questo settore. “Ci stiamo impegnando a raggiungere zero emissioni entro il 2050 – ha detto – e l’idrogeno può arrivare ad essere competitivo, in un arco di circa dieci anni, con il petrolio. Nel 2000 il prezzo dell’idrogeno da rinnovabili era quaranta volte superiore a quello del petrolio. Questo passaggio renderà la transizione energetica meno costosa”. L’ad di Snam ha poi ricordato la “fortuna” del nostro Paese ad essere vicina al nordafrica e alla Grecia, dove ci sono grandi disponibilità di fonti che possono essere convertite all’idrogeno. “Abbiamo lanciato 5 start up – ha detto – che lavorano con i Comuni per promuovere la creazione di lavoro e di una circolarità virtuosa per uno sviluppo economico sostenibile. La prima opera per l’efficienza energetica, la seconda trasforma gli scarti urbani e agricoli in energia rinnovabile attraverso il biometano, la terza promuove con i Comuni la mobilità dolce e sostenibile, la quarta interviene sui territori per piantare tre milioni di alberi, la quinta è legata appunto all’idrogeno, settore nel quale siamo leader al livello europeo per la produzione”. Alverà si è rivolto, infine, ai Comuni rinnovando la disponibilità di SNAM a lavorare insieme sui territori.
Il nesso tra salute e ambiente per garantire benessere ai cittadini nell’intervento di Pasquale Frega, A.D. Farma e country Presidente Novartis Italia. “Durante l’Assemblea ANCI dell’anno scorso – ha detto – insieme ad Enel abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa per approfondire il tema della qualità dell’aria che respiriamo nelle città italiane e gli impatti sulle malattie croniche, in particolare respiratorie e cardiovascolari. Da quell’impegno c’è stato un anno di lavoro intenso ed appassionante, per due grandi aziende come Novartis e Enel che operano in settori diversi ma che condividono una visione e una sensibilità comune”. Pasquale Frega ha ricordato come “in media ogni italiano vive 10 mesi in meno a causa dell’inquinamento atmosferico”. L’augurio è per una sanità di prossimità, per una sanità digitale e attenta alla prevenzione. Questa pandemia ci sta mostrando con forza che esiste una distanza tra scienza e cittadini, tra la difficile trattazione della scienza e l’effettiva comprensione dei cittadini di scelte importanti e a volte dolorose per loro stessi e per la loro vita. “Ci siamo resi conto di quanto sia necessario ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini, scienza e politica. La sfida sarà quella di rendere la scienza più vicina alle persone, in particolare ai più giovani”.
Drago Vuina, Generale Manager and Corporate Vice Presidente Novo Nordisk Italy, ha rimarcato il ruolo che le città hanno nel ridurre l’incidenza del diabete e dell’obesità e migliorare la qualità di vita delle persone che ne sono affette. “Obesità e diabete – ha detto – sono influenzati dai modelli urbani che insistono nelle nostre città. Il modo in cui le nostre città sono costruite influenza la salute dei cittadini. L’iniziativa Cities Changing Diabetes nasce per costruire città a prova di diabete. Trenta città nel mondo, comprese Roma e Milano, si sono unite per migliorare la ricerca in questo settore e pianificare gli interventi”. L’obiettivo del programma è quindi quello di creare un movimento unitario in grado di stimolare, a livello internazionale e nazionale, i decisori politici nel considerare il tema dell’urban diabetes prioritario.