• Luglio 17, 2015
di anci_admin

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Sindaci in Vaticano – Parlano i primi cittadini di Rosario, Porto Alegre, Boston, Boulder, Bogotà, Città del Messico e Vancouver

I sindaci di circa 70 città del mondo saranno in Vaticano i prossimi 21 e 22 luglio per discu...

I sindaci di circa 70 città del mondo saranno in Vaticano i prossimi 21 e 22 luglio per discutere della correlazione tra cambiamenti climatici e nuove forme di schiavitù. L’evento è organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, allo scopo di approfondire le questioni trattate anche dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Dalla due giorni, che si aprirà con udienza con il Pontefice nella tarda mattinata del 21 luglio, uscirà una dichiarazione di "concreto impegno comune".
Di seguito alcune dichiarazioni di sindaci che parteciperanno all’iniziativa in Vaticano.
"Le città hanno la possibilità di costruire le trasformazioni che consentono pari opportunità a coloro che sono meno fortunati. Essi possono anche prendersi cura della casa comune con le politiche integrate, che garantiranno un futuro migliore per le generazioni a venire”, sottolinea il sindaco argentino di Rosario, Monica Fein. Che aggiunge: “Sono certo che questo incontro, organizzato da Papa Francesco, ci aiuterà a venire con nuove idee su come agire per quanto riguarda questi due drammatiche emergenze, che sono la crisi del cambiamento climatico e le forme di notizie di schiavitù”.
Eguale convinzione anche da parte del sindaco brasiliano di Porto Alegre, José Fortunati. “L’invito di Papa Francesco per le città a discutere e presentare proposte efficaci per la soluzione di questi problemi moderni è molto importante per stabilire un’agenda globale comune e condivisa, concentrandosi sulla riduzione delle emissioni di gas serra e combattere la povertà e le disuguaglianze sociali. I comuni – ricorda Fortunati – hanno un protagonismo estremamente importante per mobilitare la popolazione per l’appropriazione degli spazi pubblici e per il senso di appartenenza”.
Esprimono l’orgoglio di essere presenti in Vaticano i sindaci statunitensi di Boston e Boulder. Martin Walsh si dice onorato di “avere l’opportunità di rappresentare la sua città per discutere le questioni vitali del traffico di esseri umani e proteggere il nostro ambiente non vedo l’ora di entrare i miei coetanei di tutto il mondo di collaborare su come possiamo preparare le nostre città per il futuro". Da parte sua Matthew Appelbaum si dice “onorato di partecipare alla discussione con Papa Francesco e con questo gruppo di città globali che hanno mostrato leadership attraverso le loro azioni per affrontare la crisi del clima”.
Guarda anche al vertice sul clima, in programma dal 20 al 23 settembre a Bogotà, il sindaco della capitale colombiana Gustavo Petro Urrego: “Oggi abbiamo un profondo conflitto tra l’umanità e il mercato, per questo motivo vedremo crescente mobilitazione sociale, cercando di difendere la vita in un territorio interessato dalle disuguaglianze e dal cambiamento climatico”.
Mentre il sindaco di Città del Messico, Miguel Ángel Mancera Espinosa, pone l’accento sulle responsabilità dei livelli locali di governo per “assicurare la valorizzazione di tessuto sociale che riconosce la stretta relazione tra il degrado ambientale e la povertà. Le politiche attuate dalle città, volte a proteggere l’ambiente, contribuiranno- evidenzia Espinosa – allo sviluppo delle popolazioni vulnerabili, l’armonia sociale, l’inclusione sociale e l’integrità e la sicurezza di tutti i cittadini. "
Infine, il primo cittadino canadese di Vancouver Gregor Robertson. "Il cambiamento climatico è la sfida più urgente per l’umanità di oggi, ed è un notevole onore di essere invitato da Papa Francesco per discutere di come le città e la comunità globale può e deve agire di concerto per ridurre drasticamente l’inquinamento del clima”. (gp)