- Luglio 20, 2015
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Sindaci in Vaticano – Parlano i primi cittadini di Minneapolis, New Orleans, Portland, Rio de Janeiro, San Francisco, San Paolo, Seattle
Mentre si apprestano a confrontarsi con Papa Francesco e altri leader internazionali per redigere un...Mentre si apprestano a confrontarsi con Papa Francesco e altri leader internazionali per redigere una dichiarazione di “concreto impegno comune” sul fronte dei cambiamenti climatici, alcuni dei 70 sindaci che domani saranno in Vaticano per discutere della correlazione tra cambiamenti climatici e nuove forme di schiavitù anticipano al sito dell’Anci le rispettive posizioni:
“Sono profondamente grato a Papa Francesco per aver affrontato istanze di così grande importanza non solo per la mia città, Minneapolis, ma per il mondo intero”, afferma il sindaco Betsy Hodges. “E’ un onore – prosegue – essere stata invitata all’imminente incontro in Vaticano. Sono impaziente di capire come Minneapolis possa unire le forze nello sforzo globale sui cambiamenti climatici, e di far conoscere i successi già raggiunti dalla nostra città”.
“E’ un onore e un privilegio unirci a Sua Santità Papà Francesco e al gruppo di leader internazionali da lui messo insieme per un incontro decisionale sulle opportunità e le sfide che I governi locali sono chiamati ad affrontare. Quest’azione di collaborazione onesta e proattiva aiuterà a dare vita a comunità pacifiche, prosperose e resilienti in tutto il mondo”, dice il sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu.
“Andremo ovviamente in Vaticano per ascoltare. Ma anche per raccontare l’esperienza di Portland”, afferma il sindaco Charlie Hales. “Abbiamo fatto grandi passi nella protezione del nostro ambiente. Portland agiva per la riduzione dell’uso del carbone già prima che molte altre città, Stati e paesi iniziassero a parlarne. Per questo voglio sentire le storie degli altri partecipanti, ma voglio anche che loro ascoltino la nostra”.
“Papa Francesco – dice il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes – è stato un esempio di guida ispiratrice, elogiamo Sua Santità per aver posto al centro della discussione mondiale il problema della sostenibilità. E’ previsto che entro il 2050 più di due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città, e per questo puntare sulla sostenibilità urbana è la chiave per contenere il consumo delle risorse naturali, diminuendo al contempo l’impatto dei cambiamenti climatici sulla vita di tutti i giorni e sulle condizioni sociali delle persone. Le città possono ridurre le proprie emissioni annuali di gas di un miliardo di tonnellate entro il 2020. Ciò dimostra che insieme e coordinati, i leader hanno il potere di proteggere le città, la nostra casa comune”.
Per il sindaco di San Francisco, Edwin Lee, “dobbiamo agire con urgenza per combattere il cambiamento climatico e le sofferenze umane, ed io sono onorato di potermi unire a Papa Francesco nell’appello all’azione globale. Sono entusiasta di poter essere presente a questo storico incontro di leader nazionali ed internazionali, compreso il Governatore Jerry Brown, per raccontare come San Francisco abbia saputo raggiungere e superare importanti obiettivi, mentre al contempo la popolazione aumentava e l’economia cresceva. Possiamo agire localmente, e lo faremo, per raggiungere significativi cambiamenti a livello globale”.
“Le città contemporanee – sostiene il sindaco di São Paulo, Fernando Haddad – sono state soffocate dalla privatizzazione degli spazi pubblici, dall’individualismo e dal consumismo. Questo processo ha un impatto molto forte sul bilancio ambientale e socio-economico, mettendo a rischio la sopravvivenza degli essere umani. Il ruolo dei sindaci è quello di dare attenzione prioritaria a queste questioni”.
“Seattle è un esempio innovativo di sostenibilità e riduzione dell’uso del carbone, ma troppo spesso i benefici del nostro progresso non sono equamente condivisi”. Lo afferma il sindaco Ed Murray, che spiega: “Le nostre comunità più a rischio, le famiglie povere e le comunità di colore, sono colpite in modo sproporzionato dal cambiamento climatico. Seattle è impegnata a cambiare questo stato di cose attraverso la nostra ‘Equity and Environment Initiative’, che mira ad assicurare risultati di forte giustizia sociale come conseguenza alle nostre politiche ambientali. Sono onorato di avere l’opportunità per condividere questa esperienza con i leader mondiali, ascoltando l’appello del Papa all’azione”. (mv)