Sindaci in Vaticano – Orlando: “Basta permesso soggiorno, è condanna a morte in nome di un’Europa che ha perso sue radici”

CITTA’ DEL VATICANO – “Nel mar Mediterraneo stiamo assistendo ad un vero e proprio genocidio, tra settant’anni saremo chiamati in causa come corresponsabili, così come i tedeschi lo sono ancora per le stragi di Dachau ed Auschwitz. Tutto questo in nome del dio denaro e di un’Europa indegna delle sue radici. Per questo chiedo, con forza, che venga adottata la Carta di Palermo che propone l’abolizione del permesso di soggiorno”. Lo ha affermato Leoluca Orlando sindaco di Palermo e delegato Anci ai Rapporti internazionali parlando in Vaticano in occasione dell’incontro promosso da Papa Francesco per discutere con sindaci e leader religiosi di ambiente e nuove schiavitù.
Orlando denuncia ancora una volta l’assurdità delle leggi che prevedono il permesso di soggiorno: “E’ un atto privo di logica, una vera condanna a morte che di fatto crea proibizionismo e produce criminalità organizzata”.
Secondo il sindaco palermitano la via da seguire è invece quella dell’accoglienza e dell’accettazione della diversità, come si sta sforzando di fare da anni l’amministrazione cittadina. “Palermo non è una città europea ma una città mediorientale in Europa e questo elemento è la nostra grande forza. Il nostro – spiega ancora Orlando – non è un quadro ma un mosaico che per continuare ad esistere ha bisogno di una cornice. Senza la cornice del rispetto dell’essere umano questo sistema rischia di diventare un’ indistinta unione di cocci di pietra”.
“Palermo è l’unica città arabo-normanna, dove questi due elementi in altre parti del mondo in forte conflitto, vivono in armonia. E questo messaggio lo vogliamo dare a tutti, si spiega così – conclude Orlando – la nostra scelta di concedere la cittadinanza a tutti coloro che risiedono nella città, così come ai condannati a morte”. (gp)