• Luglio 20, 2015
di anci_admin

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Sindaci in Vaticano – Nardella: “Relazioni economiche e sociali più umane solo con dialogo che passa dalle città”

“Come Sua Santità coglie pienamente nell’Enciclica Laudato si’, il grande o...

“Come Sua Santità coglie pienamente nell’Enciclica Laudato si’, il grande obiettivo di modificare le relazioni economiche e sociali improntandole ad un completo rispetto della dignità umana e di tutto il creato è una sfida che solo insieme potremo vincere. Solo attraverso un vero dialogo e confronto tra chi ha responsabilità di governo, i grandi attori economici, gli scienziati ed esperti, i rappresentanti delle grandi confessioni religiose, sarà possibile avviare soluzioni adeguate e condivise. E l’impegno delle città è un passaggio fondamentale in questo percorso”. Parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, alla vigilia dell’incontro in Vaticano sulla correlazione tra cambiamenti climatici e nuove forme di schiavitù, organizzato dalle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali.
“I sindaci – prosegue il delegato alle Città metropolitane – sono in prima linea per risolvere i conflitti sociali e la figura di riferimento più vicina per i propri cittadini. A noi la sfida di coinvolgere positivamente le nostre comunità. I cittadini non sono clienti consumatori, ma prima di tutto protagonisti e cuore pulsante delle città”.
“Come disse il sindaco Giorgio La Pira ‘costruite non case ma città’. Senza i valori di solidarietà e impegno civile – rimarca il primo cittadino gigliato – non si va da nessuna parte. Ed è per questo che i sindaci devono mettere in campo strumenti di enpowerment che valorizzino il ruolo attivo dei cittadini. Ecologia, traffico, trasporti, integrazione: sono argomenti molto sentiti dalle persone e i sindaci sono naturalmente i loro primi interlocutori. Il Santo Padre ci esorta a impostare la nostra attività di amministratori e politici con una visione di lungo periodo del bene comune, di rimpadronirsi di una grande idea della politica, non legata all’opportunismo di breve periodo. In questa esortazione – conclude il sindaco di Firenze – stanno la nostra sfida e il nostro impegno”. (gp)