• Ottobre 6, 2014
di anci_admin

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Sindaci a Montecitorio – Toninelli: “Necessaria trasformazione dell’apparato amministrativo degli enti locali”

“Riteniamo importanti i momenti di incontro tra amministratori locali e istituzioni statali, p...

“Riteniamo importanti i momenti di incontro tra amministratori locali e istituzioni statali, perché in questo modo è possibile cogliere la dimensione più prossima ai cittadini attraverso l’apporto di chi ne fa esperienza diretta”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione affari costituzionali, Danilo Toninelli intervenendo in Aula durante l’incontro “I Sindaci d’Italia nell’Aula di Montecitorio. Idee per il futuro del Paese”.
“L’attuale evoluzione della normativa sull’ordinamento degli enti locali appare incerta e priva di progettualità – ha detto Toninelli -. Manca ancora una visione degli enti locali come strutture al servizio diretto dei cittadini” che ha sottolineato come in questo momento storico si “avverte il bisogno è una vera e propria trasformazione dell’apparato amministrativo, specialmente al livello più vicino alle persone”.
E ancora, “se la finalità delle riforme in corso è la riorganizzazione delle competenze e delle funzioni degli enti locali per una loro migliore funzionalità, al momento non c’è nulla che indichi che si possa realizzare”.
“Le Città metropolitane e le nuove Province sono subentrate alle province in tutti i rapporti, mantenendo una struttura burocratica del tutto analoga, nella quale al momento è cambiata soltanto la modalità di elezione”. Un quadro in cui di fatto “gli amministratori locali e in particolare i sindaci si vedono responsabilizzati dell’onere di assorbire anche rilevanti funzioni di area vasta dentro nuovi modelli organizzativi che si vanno ad aggiungere a tutti gli altri strumenti di cooperazione locale che si sono affermati nell’arco degli ultimi anni”.
“L’attuale riforma dell’ordinamento degli enti locali – ha aggiunto l’on. Toninelli – oltre a comprimere la democrazia, complica anziché semplificare” e in tal senso, “le funzioni degli enti locali più prossimi al cittadino, province comprese, restano immutate se non aumentate – ha concluso – mentre i tagli annunciati vedono le risorse destinate alle esigenze dei cittadini diminuite”.
“L’obiettivo di creare un Comune realmente amico e consulente del cittadino – ha concluso – è purtroppo ben lungi dall’essere raggiunto”. (com/fdm)