- Ottobre 6, 2014
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Sindaci a Montecitorio – I commenti di Nieri (vice sindaco Roma), Alessandrini (Pescara), Romizi (Perugia), Biffoni (Prato)
Un incontro positivo nel quale è emerso il “grido di dolore degli amministratori locali...Un incontro positivo nel quale è emerso il “grido di dolore degli amministratori locali” in prima linea nel rispondere alle esigenze dei cittadini dei territori a fronte di risorse sempre più scarse. Questo, in sintesi, il commento unanime di alcuni degli amministratori locali che oggi hanno assistito all’iniziativa “I Sindaci d’Italia nell’aula di Montecitorio. Idee per il futuro del Paese”. Evento che, per la prima volta nella storia del Paese, ha visto in Aula oltre 600 sindaci a confronto diretto con la presidente Laura Boldrini, i presidenti delle Commissioni parlamentari e il governo.
"Siamo in una fase politica in cui, da un lato, si enfatizza il ruolo dei sindaci, dall’altro, le politiche locali dipendono strettamente dalle risorse deliberate nelle leggi finanziarie nazionali. I sindaci, che devono garantire l’erogazione di molteplici servizi ai cittadini e affrontare emergenze sempre nuove, dalle migrazioni all’emergenza casa, dal disagio nelle periferie ai trasporti pubblici, rispondono in prima persona ai cittadini, ma troppo spesso vanno alla battaglia con armi messe a punto da altri e con risorse davvero risibili”, ha detto il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri.
"Nell’aula è risuonato forte, chiaro e trasversale il grido di dolore e di aiuto da parte degli amministratori locali riconosciuti come quei soggetti che sono in prima linea per fare fronte al mare di bisogni che cresce con risorse sempre più scarse” è il commento del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che ha sottolineato come "la situazione dei Comuni è cambiata: rispetto a 20 anni fa la politica locale da distributore di risorse è divenuta dispensatrice di sacrifici".
Andrea Romizi, primo cittadino di Perugia, auspica che il confronto di questa mattina “non sia uno spot che si esaurisce nella formalità dell’incontro ma un punto di partenza destinato ad approfondire i temi che i Comuni stanno affrontando da anni e che la crisi ha accentuato".
“Questa è la stagione in cui tutti i livelli della cosa pubblica dovrebbero lavorare in sintonia per ricostruire un Paese”, senza dimenticare l’Europa “verso la quale – ha aggiunto – dobbiamo avere un atteggiamento costruttivo ma fermo”.
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha, infine, rimarcato il valore del confronto serrato con i ministeri, i parlamentari, il governo, mettendo l’accento sul ruolo dell’Associazione dei Comuni. “L’Anci – ha detto – permette di dare voce univoca alle preoccupazioni di tutti i sindaci, a cominciare dal taglio dei trasferimenti agli enti locali che, insieme al patto di stabilità, negli ultimi dieci anni ha messo in seria difficoltà i Comuni e la loro capacità di investimento”.
“È giusto – ha aggiunto Biffoni – che ci sia una gestione virtuosa delle spese, ma non possiamo permetterci di tagliare i servizi in questo momento di difficoltà economica: ogni scelta che viene fatta per far quadrare i conti di bilancio ricade necessariamente sui cittadini che hanno come referente diretto il Comune e il sindaco” ha concluso. (com/fdm)