• Ottobre 6, 2014
di anci_admin

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Sindaci a Montecitorio – Ferranti: “Lotta illegalità prioritaria per governo, da ddl Orlando modifiche a norme su scioglimento”

“La lotta contro l’economia illegale deve essere la priorità ed il collante dell&...

“La lotta contro l’economia illegale deve essere la priorità ed il collante dell’azione poltica per un buon governo, anzi deve rappresentare il tratto genetico per ogni esecutivo al servizio del paese”. Lo ha affermato la presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, in risposta alle richieste sul tema della legalità arrivate dall’Anci, attraverso le parole del sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi.
“Sicuramente, dalla Carta di Lamezia in poi, abbiamo fatto degli interventi importanti soprattutto nel settore della trasparenza e della semplificazione dell’azione amministrativa, e della prevenzione delle azioni mafiose nel settore degli appalti”, ha spiegato Ferranti. E tra le azioni intraprese la parlamentare ha menzionato “la legge antocorruzione del 2012, il decreto competitivà del 2014 e, soprattutto, il decreto sulla P.a. (la legge n.90 del 2014)”.
Quanto, invece, alla riforma della normativa sullo scioglimento dei Comuni per infiltrazione mafiosa, Ferranti ha ricordato la “profonda rivisitazione prevista dal ddl Orlando approvato lo scorso 29 agosto dal Consiglio dei ministri”. In particolare, “è previsto che “gli enti locali sciolti per mafia abbiano l’obbligo di avvalersi della stazione unica appaltante per tutte le procedure di evidenza pubblica di competenza, sia durante il commissariamento che nei cinque anni successvi al rinnovo degli organi elettivi”.
Infine, sull’altro tema segnalato dai Comuni – la riforma della disciplina che regola la confisca dei beni sequestrati alle mafie – , la presidente della commissione Giustizia ha attestato l’impegno profuso dal governo. “Stiamo lavorando sia in Commissione con una legge di iniziativa popolare sia sempre con il menzionato ddl Orlando che in pratica – ha concluso Ferranti – prevede l’immediato utilizzo del bene sequestrato, garantendo così la prosecuzione dell’attività imprenditoriale”. (gp)