- Ottobre 6, 2014
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Sindaci a Montecitorio – Castelli: “Non stiamo a pietire ma chiediamo stabilità del corpus normativo ed equità nei tagli”
“Una città l’apprezzi se sa rispondere alle domande dei cittadini, diceva Calvino...“Una città l’apprezzi se sa rispondere alle domande dei cittadini, diceva Calvino. I Comuni per poterlo fare hanno bisogno di stabilità del corpus normativo, gradualità nella richiesta dei sacrifici ed equità nella partecipazione al risanamento”. Lo ha detto il sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla Finanza locale, Guido Castelli, nel suo intervento alla Camera dei deputati durante l’incontro tra sindaci e Parlamento in corso di svolgimento nell’Aula di Montecitorio.
“Nella crisi l’intero comparto – ha detto Castelli – ha fatto grandi sacrifici, in totale 16 miliardi di euro in cinque anni; otto per il patto di stabilità e altri otto per i tagli, tagli spesso ingiuriosi perché fatti sulla base di proiezioni che a consuntivo sono risultati ancora più pesanti”.
Nel corso degli anni, ha ricordato Castelli “abbiamo assistito al pericoloso trasferimento di tassazione immobiliare dal centro alla periferia che da nove miliardi è passata a circa 24: una vera e propria patrimoniale, dove il trucco è stato far mettere la faccia ai sindaci su una tassa di nome municipale ma su cui a beneficiarne è stato per gran parte lo Stato”.
“In questo tempo – ha poi aggiunto Castelli – abbiamo perso per strada tante risorse facendo però la nostra parte, ma spesso non siamo stati messi in condizione di farlo. Non stiamo qui a pietire, ma a chiedere di rispondere ai bisogni legittimi dei cittadini”.
Di “stop alla giungla normativa e di rimpalli legislativi insopportabili” ha parlato anche il presidente della commissione Finanze della Camera Daniele Capezzone, secondo il quale “per ciascun tributo deve essere individuabile il livello del governo. Senza trucchi – ha aggiunto – affinché ciascuno ne risponda ai cittadini”. (ef)