- Aprile 13, 2015
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Sicurezza – Tripodi: “Fenomeno intimidazioni a sindaci è sempre più preoccupante. Necessaria riflessione e interventi”
“Quello delle intimidazioni è un fenomeno molto preoccupante che ha raggiunto num...“Quello delle intimidazioni è un fenomeno molto preoccupante che ha raggiunto numeri considerevoli che continuano ad aumentare. Per questo motivo si impone una seria riflessione che nasce dall’esigenza di tutelare il ruolo dell’amministratore locale esposto in prima linea rispetto alle istanze dei cittadini e interrogarsi, al contempo, sul perché avvengono questi atti non sempre riconducibili a fenomeni di criminalità organizzata, ma spesso causati da fenomeni di disagio sociale, alle pressioni esercitate su chi amministra”. Lo ha detto il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi che questo pomeriggio ha partecipato al Senato alla presentazione della relazione conclusiva dell’indagine della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali i cui dati sono stati divulgati alla stampa nelle scorse settimane.
Una giornata che ha registrato la presenza del Presidente del Senato Piero Grasso, della presidente della Commissione, la senatrice del Pd Doris Lo Moro, del vice ministro del dicastero dell’Interno Filippo Bubbico, del vicepresidente dell’associazione Avviso Pubblico e assessore di Roma capitale Paolo Masini e del presidente della Calabria Mario Oliverio, anche in rappresentanza delle amministrazioni regionali audite.
1.265 atti intimidatori verso amministratori locali registrati dalle 106 prefetture italiane nel periodo gennaio 2013/aprile 2014, ricondotti solo in parte, a strategie criminali e riferiti nel 52 per cento dei casi a comuni con meno di 15.000 abitanti. Il 62,6% dei casi si è verificato nel Sud e nelle isole ma sono presenti anche in regioni del Centro e del Nord con una media di tre ‘minacciati’ ogni giorno, con un trend in crescita nel 2014 rispetto all’anno precedente.
“Questi dati – ha continuato Tripodi – evidenziano l’urgenza non solo di una riflessione ma soprattutto di soluzioni efficaci sul territorio che l’Anci ha individuato in una serie di azioni vanno dall’ istituzione di un Osservatorio permanente sulle intimidazioni agli amministratori locali; per la rilevazione degli atti intimidatori e il monitoraggio alle dimissioni copertura assicurativa da proporre agli amministratori per il risarcimento di danni materiali e immateriali subiti a seguito di atti di intimidazione e, infine, l’inasprimento delle pene per gli atti a scopo intimidatorio diretti verso i pubblici ufficiali e gli amministratori locali.
Ma non basta, per il sindaco di Rosarno, si può fare di più, adottando altri strumenti che riguardano anche la cultura della legalità: “Altre soluzioni – afferma – possono essere individuati nella promozione delle Giornate della Trasparenza nei Comuni italiani , ad esempio, individuando un’intera giornata dedicata alla trasparenza ed una selezione delle buone pratiche insieme all’Autorità Nazionale Anticorruzione. Allo stesso modo abbiamo proposto di attivare un codice etico per la trasparenza nella pubblica amministrazione, per la promozione di un’etica della responsabilità e l’adozione di principi che contemplino anche misure di trasparenza e partecipazione attiva da parte dei cittadini ma anche accordi per la legalità con le associazioni di imprenditori e i sindacati e infine, il sostegno alla rete di sportelli per la legalità antiracket e antiusura, per aumentare quel senso di legalità nelle comunità che è presupposto fondamentale per amministrare”.
Legalità e sostegno del governo locale è stato il fulcro del messaggio del Presidente del Senato Piero Grasso che nel suo indirizzo di saluto ha sottolineato come “il governo locale è la chiave di ogni democrazia perché è il volto con cui lo Stato si presenta ai cittadini per risolvere i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana”. Pertanto, “investire nell’amministrazione locale, anche tutelando gli amministratori nel loro difficile lavoro, è il modo migliore per fare ripartire il Paese mettendo al centro l’interesse generale, la persona umana ".
Un lavoro complesso che oltre ai numeri, ha raccolto storie. "La scommessa del lavoro della Commissione – ha sottolineato la senatrice Lo Moro – è stata appunto quella di raccontare le storie di intimidazioni agli amministratori locali, storie finite nella cronache locali, ma che devono diventare patrimonio della politica". (fdm)