• Marzo 4, 2015
di anci_admin

Notizie

Sicurezza amministratori – Alfano: “Sindaci sono home page dello Stato, domani incontro con Anci al Viminale”

“Voi sindaci siete la home page dello Stato, ecco perché dobbiamo scandire bene le resp...

“Voi sindaci siete la home page dello Stato, ecco perché dobbiamo scandire bene le responsabilità”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, oggi a Cagliari durante la Conferenza regionale sulla situazione dell’ordine pubblico. Alfano ha firmato, insieme ai prefetti sardi, al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, un protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura e della legalita’ sull’Isola, dopo i numerosi attentati e gesti intimidatori che hanno colpito negli ultimi anni gli amministratori locali.
"Domani avro’ un incontro con l’Anci nazionale – ha proseguito il ministro -, dove portero’ i preziosi contributi dell’incontro di oggi e proporro’ di istituire un osservatorio permanente al Viminale per le intimidazioni ai sindaci e per pianificare una modalita’ di assicurazione per i primi cittadini che subiscono dei danni personali". "I sindaci che subiscono gli attentati, per le scelte che sono chiamati a fare nell’esercizio delle loro funzioni, sono sindaci coraggiosi e noi come Stato abbiamo il dovere di proteggerli- ha sottolineato Alfano – ho ben chiara la situazione qui in Sardegna e quindi diro’ le cose con molta chiarezza: la vostra terra vive una situazione economica molto difficile, figlia anche dell’insularita’- chiarisce il ministro- ma lo Stato ha il dovere di essere comunque forte. Anche attraverso questo protocollo, pero’ chiediamo ai sindaci un secondo gesto di coraggio, oltre a quello iniziale di rifiuto: ovvero aiutare le forze dell’ordine e la magistratura ad individuare i colpevoli di tali gesti.
Nella riunione di oggi con prefetti e vertici della magistratura, e’ emerso con chiarezza che la gran parte delle intimidazioni e degli attentati nascono da una volonta’ personale di consumare una vendetta rispetto a un no ricevuto. Non c’e’ una criminalita’ organizzata a muovere i fili di queste intimidazioni". (gp)