- Settembre 30, 2014
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Scuola – Nogarin su Istituti musicali: “Per l’Anci un ruolo più attivo nei processi di statizzazione”
“Abbiamo posto come necessità, non ulteriormente procrastinabile, di dare unitariet&agr...“Abbiamo posto come necessità, non ulteriormente procrastinabile, di dare unitarietà al sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale rispondendo, attraverso al statizzazione degli ex Istituti Musicali Pareggiati, al dettato già previsto dalla legge 508/99”. Lo ha detto il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, al termine dell’audizione al Senato, dove l’Anci è stata audita sul ddl 322 e connessi relativi alla statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati.
Un confronto “costruttivo”, nelle parole del sindaco di Livorno, nel quale si sono esaminati nel dettaglio i tre disegni di legge presentati nel corso del 2013 ma che, ad oggi, presentano “alcune criticità operative che devono essere superate”. Tra queste: la mancanza previsione di un ruolo attivo da parte dell’Anci nei processi di statizzazione attraverso le apposite convenzioni tra il Miur e gli enti finanziatori degli Istituti esistenti.
Una posizione condivisa dall’assessore alla Cultura del comune di Pavia, Giacomo Galazzo, che ha insistito sulla necessità "di una soluzione a stretto giro visto che ben ventuno istituti, frequentati da circa 7500 allievi e dove operano 800 tra docenti e personale non docente, sono a rischio soppressione, con evidenti gravissimi danni agli studenti e alle loro famiglie e ai Comuni e con inevitabili ricaduteanche sul territorio”.
In tema di risorse, pur accogliendo con favore l’impegno del governo nel destinare nel 2014, con la legge 128/2013, una cifra pari a 5 milioni di euro ai Comuni sedi di tali istituti, l’ Anci ha chiesto che tale finanziamento “debba essere previsto e possibilmente incrementato anche per il prossimo anno accademico e per il periodo di transizione necessario per l’avvio del percorso di statizzazione che dia garanzie agli enti locali e che consenta – ha aggiunto Nogarin – contestualmente e in maniera proporzionale, la riduzione degli oneri fino ad oggi sostenuti dagli enti locali”. (fdm)