- Dicembre 1, 2017
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Scuola – Il fenomeno dell’Ageing nei servizi educativi: l’Università e ANCI Piemonte a confronto
TORINO – “L’Ageing è un tema multidimensionale che richiede risposte di ric...TORINO – “L’Ageing è un tema multidimensionale che richiede risposte di ricerca in un quadro interdisciplinare, capaci di mettere a disposizione soluzioni innovative per realizzare prototipi di prodotti e servizi che serviranno ad affrontare una delle sfide più rilevanti della società contemporanea”.
Così il Rettore dell’Università Torino Gianmaria Ajani nella splendida cornice dell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università, aprendo i lavori del convegno Il fenomeno dell’Ageing nei servizi educativi per la prima infanzia.
Per il Rettore “l’invecchiamento della popolazione interessa tutte le società occidentali e richiede competenze di ricerca che spaziano in tutte le aree disciplinari: dalla psicologia alla sociologia, dall’economia alla giurisprudenza, dalla medicina all’agroalimentare, dalla chimica alla comunicazione. La ricerca universitaria italiana – ha detto – da tempo ha portato la sua attenzione sul tema di un invecchiamento sano e attivo, orientandosi prima sull’allungamento della vita e ora anche sul tema della qualità per ‘dare vita agli anni’. Per questo motivo – ha aggiunto il Rettore – all’Università di Torino è stato istituito il network #hackUniTO for Ageing in cui 29 università italiane, 850 ricercatori di tutte le discipline condividono con oltre 150 aziende ed enti pubblici, 280 progetti di ricerca che affrontano il tema secondo un approccio alle diverse dimensioni della vita”.
Per il Vice Presidente Vicario ANCI Piemonte Mauro Barisone “disporre di un personale docente di età avanzata comporta ripercussioni nella prestazione del servizio: scemano le energie messe in campo, fondamentali per l’approntamento di attività didattiche richiedenti lavoro fisico vero e proprio; si riduce la spinta motivazionale, che spesso favorisce l’aggiornamento e la sperimentazione; aumenta la distanza anagrafica tra docenti e alunni e diminuisce la comunicazione rispetto a gap anagrafici ridotti. Per affrontare il problema – ha detto – è necessario analizzarlo, e per questo ANCI, in rappresentanza dei Comuni italiani, ha promosso un’indagine sulla salute del personale educativo.
La presa di coscienza e la piena consapevolezza del problema – ha aggiunto Barisone – sono fattori imprescindibili nel sostegno del sistema educativo nel suo complesso, e soprattutto per garantire l’adeguatezza del corpo docente. Gli ultimi Governi, in realtà, hanno già mostrato segnali di attenzione al settore, si pensi al Bonus Cultura, segnali tuttavia che vanno necessariamente rafforzati, soprattutto in chiave di riqualificazione e di specializzazione. Soltanto muovendosi in tale direzione – ha concluso il Vice Presidente Vicario – possono porsi le basi per un sistema scolastico ottimale e in continuo aggiornamento”. (fr)