- Novembre 23, 2015
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Scuola – Buone prassi 2015, Palmieri (Ass. Napoli): “Agire sulla prima infanzia nell’ottica della prevenzione”
Scambio di esperienze, possibilità di crescita e di condivisione. Questo secondo Annamaria Pa...Scambio di esperienze, possibilità di crescita e di condivisione. Questo secondo Annamaria Palmieri assessore alla scuola e all’istruzione del Comune di Napoli è il senso del seminario organizzato a Pisa, da Anci e Comune, per fare il punto sulle migliori buone pratiche nei Comuni italiani.
“Oggi pomeriggio – ha detto – parteciperò al dibattito sul ddl ‘Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni…’ alla presenza della senatrice Francesca Puglisi e questo momento sarà l’occasione per parlare dell’importanza della programmazione nella scuola per definire azioni di co-costruzione di comunità nell’ottica di una diffusione degli interventi a favore dei bambini, così da bloccare sul nascere certi fenomeni”.
“Nel mio intervento – ha sottolineato Palmieri – partirò dall’esperienza del progetto (buona pratica) legato all’alimentazione e alla lotta all’obesità infantile. Una sperimentazione che abbiamo avvito sul territorio di Napoli su un numero ristretto di scuole per l’infanzia, ma che auspichiamo si ‘generalizzi’ nel breve periodo, e che è indispensabile per veicolare un concetto molto importante: la prevenzione.
“Penso infatti che certe azioni abbiamo un senso solo in un curriculum verticale – ha aggiunto l’assessore di Napoli – e in una programmazione di lungo periodo. Noi abbiamo scelto questa via e stiamo avendo ottimi risultati”.
“Utilizzando la refezione scolastica – ha continuato – abbiamo lavorato a due livelli: sui bambini e sulla comunità educante, coinvolgendo le mamme in un percorso di auto consapevolezza delle criticità legate ad una dieta sbagliata e conseguentemente alle possibili soluzioni”.
Ovviamente la diffusione del progetto sull’intero territorio di Napoli va di pari passo con le risorse a disposizione del Comune. “L’investimento – ha ribadito l’assessore – è stato quasi a costo zero. Abbiamo infatti utilizzato le risorse umane interne e attivato una collaborazione con i nutrizionisti dell’Asl. Ovviamente, in ottica di generalizzazione su tutta la città avremmo bisogno di più personale e quando potremmo contare su una condivisione degli investimenti finanziari per i progetti da parte dello Stato centrale, come più volte chiesto anche dell’Anci, potremmo veramente programmare e diffondere i progetti sul territorio”. (fdm)