- Aprile 19, 2023
Scampelli (Calice al Cornoviglio): “Il partenariato ottimo strumento, necessaria fiducia reciproca”
Il sindaco racconta l'esperienza del partenariato pubblico privato con la call "Viviamo Cultura"
Pochi giorni fa è stata lanciata la seconda edizione di “Viviamo Cultura – il Patrimonio di tutti“, la call punta a promuovere la conoscenza dello strumento del partenariato speciale pubblico privato e finanzia l’accompagnamento fino a sei idee progettuali di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale pubblico di medio-lungo termine ispirate ad una logica di sostenibilità. Nella passata edizione diversi sono stati i Comuni che hanno partecipato, tra cui, oggi raccontiamo l’esperienza del Comune di Calice al Cornoviglio (provincia della Spezia) attraverso le parole del sindaco Mario Scampelli.
“La mia esperienza nel Comune di Calice al Cornoviglio è iniziata nel 2004: dieci anni come Assessore con delega, tra le altre, alla cultura e dal 2014 come Sindaco. Da subito abbiamo capito che il patrimonio naturalistico, storico e culturale rappresentava la principale risorsa potenziale e il primo problema concreto”.
Per questo, come racconta il sindaco: “In ogni incontro istituzionale in cui il tema era la cultura, il turismo e le linee di finanziamento, non perdevo occasione per affermare che il Comune di Calice aveva due enormi problemi: il Castello Malaspina di Madrignano ed il Catello Doria-Malaspina di Calice. Il primo era una rudere e, grazie al reperimento di ingenti risorse ed ad un restauro complesso iniziato nel 2009 e concluso nel 2016, oggi è sede degli uffici comunali e di un’esposizione museale dedicata agli Antichi Liguri. Il secondo, giunto a noi in buono stato, è oggetto di continui interventi di manutenzione ed ospita varie esposizioni museali tra le quali il Museo partigiano della Brigata Val di Vara. Con grandi sacrifici garantivano la visita dei musei ma la scelta di ridurre costantemente i trasferimenti ai Comuni ed in particolare quelli sulla cultura (ricordate” con la cultura non si mangia) ci ha obbligati a chiuderli”.
Lo strumento del partenariato pubblico-privato diventa però un’occasione che il Comune non si lascia sfuggire. “Presentatoci lo strumento del Partenariato Pubblico-Privato – prosegue Scampelli – ne abbiamo subito capito le grandi possibilità di lavoro e sviluppo e, grazie ad un bando pubblico, abbiamo trovato il nostro partner privato nella cooperativa Zoe con la quale in piena sinergia abbiano individuato gli obbiettivi da raggiungere condividendone i percorsi. I Castelli sono diventati punti nodali delle nostre manifestazioni culturali e momento formativo per le nostre scuole, la foresteria ed il ristorante presenti al Castello di Calice hanno riaperto accogliendo turisti e gourmet italiani e stranieri desiderosi di conoscerci. Il partenariato pubblico-privato – conclude – è un ottimo strumento, ma occorre che entrambe le parti ci credano e lavorino quotidianamente fianco a fianco con rispetto e fiducia reciproca. Noi lo stiamo facendo e da oltre un anno i nostri Castelli non sono un problema ma una risorsa”.