• Settembre 25, 2020
di Redazione Anci

Anci Marche

Saranno le Marche ad offrire l’olio per la lampada votiva a San Francesco patrono d’Italia

La presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli: “Un grande onore”. Stefania Proietti, Sindaco di Assisi “Il 4 ottobre diventi Festa Nazionale”
Saranno le Marche ad offrire l’olio per la lampada votiva a San Francesco patrono d’Italia

Sarà Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona a nome dei Sindaci delle Marche, Regione Marche e Diocesi marchigiane, ad offrire l’olio per la lampada di San Francesco in occasione della Celebrazione Nazionale di San Francesco Patrono d’Italia fissata per domenica 4 Ottobre 2020. Il programma delle Celebrazioni è stato presentato nel corso di un incontro con la stampa alla presenza di Mons. Piero Coccia, Presidente Conferenza Episcopale Marchigiana, Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona e Presidente FF di Anci Marche, Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, Padre Massimo Travascio, Custode della Porziuncola di S. M. degli Angeli, Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Sviluppo e Valorizzazione della Regione Marche, Mons. Angelo Spina con l’introduzione di Marcello Bedeschi, Coordinatore del comitato delle Celebrazioni.
Il Sindaco di Ancona, capoluogo della regione, durante la solenne celebrazione dell’Eucaristia, accenderà la lampada votiva dei comuni d’Italia che rischiara la cripta dove riposano le spoglie mortali di San Francesco d’Assisi. Per un intero anno questa lampada sarà alimentata dall’olio offerto, a nome di tutti gli italiani, dai marchigiani. L’iniziativa che ogni anno richiama migliaia di pellegrini, quest’anno per le norme anticontagio sarà circoscritta a 1700 pellegrini delle diocesi marchigiani e circa 80 sindaci delle Marche.
Nel corso della presentazione è stato confermato che sabato 3 ottobre Papa Francesco effettuerà una visita privata alla Tomba del Santo. Domenica alle 12 avverrà l’accensione della lampada a cura del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. «Vivo come un grande onore e con grande emozione e senso di responsabilità la possibilità che mi viene data a nome di tutti i Sindaci di procedere a questo gesto simbolico potentissimo. San Francesco è fonte propulsiva di energia perché la sua vita è stata caratterizzata dall’aver praticato il Vangelo e non solo di averlo predicato». «I migliori valori si trasmettono quando sono praticati« – ha ricordato.
Ad accogliere la sindaca di Ancona e gli altri colleghi marchigiani ci sarà Stefania Proietti, Sindaca di Assisi. Nel suo intervento ha ricordato la «vicinanza tra le nostre regioni che sono terre di accoglienza ma anche di lavoro attraverso il turismo mortificato prima dal sisma e poi dal Covid. Siamo vicini anche nello spirito di rinascita che non ci abbandona. Infine l’appello a tutti i sindaci di approfittare della presenza del premier Conte e di alcuni Ministri alle celebrazioni per chiedere che questa festa diventi Festa Nazionale perché San Francesco è il santo di tutti gli italiani e come tale va ricordato e celebrato».
Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Sviluppo e Valorizzazione della Regione Marche ha assicurato la presenza del nuovo presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli che effettuerà la prima uscita ufficiale in quella occasione. Orsetti ha ricordato il grande lavoro svolto nell’ultimo anno dal comitato costituito tra Regione Marche, Anci Marche e Conferenza Episcopale e coordinato da Marcello Bedeschi. «L’accensione della lampada del sindaco più rappresentativo delle Marche – ha detto – è un gesto di compiutezza e di bellezza ma è anche un segno di speranza e appuntamento perfetto per celebrare San Francesco che è stato sempre un faro di speranza. Marche e Umbria sono terre vicine che per troppi anni non hanno dialogato. San Francesco è un Santo dell’Umbria ma anche delle Marche, per la forte presenza che abbiamo valorizzato attraverso il recupero di quei cammini francescani che ci hanno avvicinato e quindi è un momento di forte valore politico per costruire una collaborazione tra le comunità regionali e locali».