• Novembre 12, 2025
di Giuseppe Pellicanò

Aree interne

Santoni: “Piccoli Comuni vanno percepiti non come problema ma come risorsa per il sistema Italia”

Il coordinatore nazionale Anci per i piccoli Comuni è intervenuto al convegno Piccoli comuni motori di comunità: Terre Future per il Paese, nell’ambito della 42esima Assemblea che si apre oggi a Bologna.
Santoni: “Piccoli Comuni vanno percepiti non come problema ma come risorsa per il sistema Italia”

BOLOGNA – “I piccoli Comuni non vogliono privilegi, ma chiedono equità, le aree che rappresentiamo, non devono essere percepite come problema, né considerate come una questione isolata, ma come aree che attraverso politiche integrate possono e devono essere percepite e considerate come risorsa per il sistema Italia, perché capaci di contribuire alla crescita economica e sociale, nonché allo sviluppo sostenibile e inclusivo dell’intero paese, comprese le città stesse”. Lo ha sottolineato Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro e coordinatore nazionale Anci per i piccoli Comuni intervenendo al convegno Piccoli comuni motori di comunità: Terre Future per il Paese, nell’ambito della 42esima Assemblea che si apre oggi a Bologna.
Santoni si è soffermato sui contenuti dell’Agenda Controesodo, “la piattaforma strategica di proposte istituzionali che, come Consulta nazionale dei piccoli Comuni, abbiamo definito per promuovere politiche e misure che valorizzino il potenziale delle nostre aree mettendo al centro la volontà di invertire fenomeni di spopolamento e marginalizzazione sociale ed economica”. Un percorso che – ha spiegato il coordinatore -si snoda “con una serie di azioni concrete e coordinate tra di loro per assegnare anche ai piccoli Comuni un ruolo nello sviluppo sostenibile dell’intero paese”.
Santoni ha ricordato i 15 obiettivi dell’agenda assieme alle strategie per realizzarli: “dalle politiche family, alla definizione di misure a sostegno dei bilanci comunali e della disponibilità di liquidità, dalla valorizzazione e sostegno al personale in servizio, alla fiscalità di vantaggio anche a supporto del commercio di prossimità”.
“Ma l’agenda avanza proposte anche su turismo esperienziale, politiche dell’abitare e sulla necessità di sostegno a campagne di comunicazione coordinate ai servizi di base, senza dimenticare – ha spiegato il coordinatore Anci – la mobilità, l’annullamento del divario di digitale sviluppando ovviamente progetti di valorizzazione dei servizi ecosistemici anche in ottica di prevenzione del dissesto idrogeologico, nonché per sedi universitarie o dipartimenti distaccati, affrontando anche i temi di terzo settore, welfare sociale, l’istruzione e la cultura”.
“Questo set di proposte è per tutti noi e soprattutto per la Consulta un punto di partenza, non certo di arrivo. Per guardare al futuro dell’Italia, occorre partire da questi territori, dalla nostra forza spesso silenziosa, dalla nostra capacità di resistere, di innovare, di accogliere, di creare le migliori condizioni di vita per le famiglie, di dare la possibilità alle persone che decidono di restare o che arriveranno”, ha concluso Santoni.
Al convegno sono intervenuti tra l’altro: Claudia Ferrari, sindaca di Sarmato e coordinatrice Piccoli Comuni Anci Emilia-Romagna e Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, e presidente di Anci Lombardia, mentre le conclusioni sono state svolte da Marco Panieri, sindaco di Imola e presidente Anci Emilia-Romagna.