• Novembre 13, 2025
di Maria Teresa Pellicori

#Anci2025

Salute, Energia, Piccoli Comuni e Città con Novo Nordisk, City Green Light, Engie, Enel, Gse.

Rileggi tutti gli interventi e le voci delle aziende nella seconda giornata di lavori della 42sima assemblea Anci di Bologna
Salute, Energia, Piccoli Comuni e Città con Novo Nordisk, City Green Light, Engie, Enel, Gse.
Sono intervenuti Alfredo Galletti Novo Nordisk Italia, Marco Dellomonaco City Green Light, Monica Iacono Engie Italia, Nicola Lanzetta Enel e Vinicio Mosè Vigilante Gse
Alfredo Galletti, General Manager Novo Nordisk Italia, ha richiamato l’impegno per la salute che deve essere garantito da un patto solido tra pubblico e privato. “Dobbiamo occuparci della salute ogni giorno e nella quotidianità – ha detto. La riflessione e l’impegno per contrastare l’obesità ne è un esempio: si deve combattere sin dall’inizio, e bisogna investire in prevenzione. La prevenzione è fondamentale. E così vale per il resto della salute e più in generale del benessere. Galletti ha richiamato la missione di Novo Nordisk: guidare il cambiamento per sconfiggere malattie croniche e rare, promuovendo un approccio alla salute che unisce innovazione, prevenzione e sostenibilità. Infine, un appello ai Sindaci, presenti numerosi alla 42ma Assemblea ANCI di Bologna. “Noi che ci occupiamo di sanità quotidianamente – ha detto – chiediamo aiuto a voi, agli amministratori locali, per prenderci cura insieme del cittadino prima ancora di arrivare e affrontare le questioni farmacologiche”.
Marco Dellomonaco, Direttore Affari Istituzionali City Green Light, ha rimarcato il fatto che “per  noi aziende interfacciarci con le pubbliche amministrazioni è fondamentale. Insistiamo sulla necessità di usare la transizione energetica e quella digitale per creare un valore condiviso dalla comunità. Vogliamo portare in Italia l’idea delle città “sensibili” di Carlo Ratti. L’altro tema per noi fondamentale è l’impatto della digitalizzazione sulle comunità montane, piccole comunità chiuse e a volte a rischio rispetto ai rischi geomorfologici. Infine, c’è il tema dell’edilizia sostenibile come possibilità di costruire per esempio scuole che siano moderne e corrette dal punto di vista ambientale. In ultimo, tutto questo va comunicato e non è una cosa secondaria, perché governa la Citizen Engagement ovvero la partecipazione dei cittadini”.
Monica Iacono, Presidente e Amministratore Delegato ENGIE Italia ha usato la “parola magica” che secondo Engie è “efficienza energetica”. “Va riqualificato il patrimonio immobiliare – ha detto – e considerate che oltre il 57 per cento del patrimonio è nella classe medio bassa dal punto di vista energetico e oltre il 27 per cento in quella molto bassa. Servirebbero almeno 50 miliardi di investimento per una riqualificazione importante del patrimonio pubblico. Che parte certamente anche dalla pubblica illuminazione che fatta bene e riqualificata può arrivare a benefici del 70 per cento. Benefici che possono diventare leva di reinvestimento sulla città e la comunità. Pensare prima gli interventi permetterebbe certo di pensare anche di accogliere e vincere sfide come quella dei data-center sul proprio territorio. Questo significa formazione, obiettivi chiari e vincolanti per le amministrazioni pubbliche e una stretta collaborazione tra pubblico e privato”.
Nicola Lanzetta Direttore Italia Gruppo Enel ha rimarcato che “quando parliamo di nuovo sistema energetico non è perché è di moda. Dobbiamo come sistema Paese giocarci la sfida perché dipendiamo per il 60 per cento dell’energia dall’estero. La Francia è dipendente per il 3 per cento, la Spagna per il 16 per cento, la Germania per il 19 per cento. Dobbiamo pertanto cambiare le modalità: sviluppare energie rinnovabili e porre una riflessione sul nucleare, a prescindere dalle decisioni che poi verranno prese. E siccome ci muoviamo nel percorso delle rinnovabili – sole e vento – la grande direzione su cui stiamo investendo è la realizzazione di sistemi di accumulo. Su cui come Italia siamo all’ avanguardia. Dove le stiamo realizzando? Spesso su vecchie centrali da rinnovare. E non consumiamo altro terreno. Terza linea di sviluppo è la rete di distribuzione. La rete italiana è tre volte la lunghezza terra-luna, per dare un riferimento. Anche qui la nostra rete è tra le più avanzate d’Europa. Dobbiamo mantenerla e potenziarla. Quarto aspetto passa per l’utilizzo del vettore elettrico per soddisfare i nostri bisogni senza dipendere per la maggioranza da fossili e gas come è stato per il passato.
Vinicio Mosè Vigilante, Amministratore Delegato GSE, ha sottolineato che “ci sono difficoltà e complessità ma anche elementi per realizzare sul territorio una grande opportunità. La transizione energetica è un fenomeno che riguarda tutto il territorio nazionale, dai piccoli borghi alle grandi città. E le grandi o piccole città sono determinanti per lo sviluppo economico dei territori in rapporto alle nuove necessità della comunità in tema di energia. Il mandato pubblico del GSE è quello di assistere gli enti locali su queste tematiche. Insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica abbiamo definito anche un percorso formativo itinerante per la promozione digitale presso i Comuni, incontrando anche il territorio, le imprese, le scuole e le Camera di Commercio. Si tratta di un trasferimento di “knowhow” a tutta la popolazione. Abbiamo sviluppato vari strumenti come anche uno sportello di programma che consente di fare incontrare le domande e le risorse. Sarebbe un peccato non utilizzare i 900 milioni di euro previsti per il “Conto Termico” ed altri strumenti che ci permetteranno di assecondare e cavalcare questi anni di transizione.