• Maggio 25, 2018
di anci_admin

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Road Show Città Medie – Il confronto sulle esperienze, i progetti realizzati da Cosenza, Parma, Latina e Campobasso

La riqualificazione urbana dal centro verso le periferie, l’efficientamento energetico delle s...

La riqualificazione urbana dal centro verso le periferie, l’efficientamento energetico delle strutture scolastiche, un piano di sviluppo territoriale condiviso e il graduale ridisegno urbanistico funzionale della città. Sono alcune esperienze realizzate dalle Città medie di Cosenza, Parma, Latina e Campobasso, illustrate nella tavola rotonda che ha caratterizzato la seconda giornata sassarese del road show Anci organizzato, con Gse, per conoscere, valorizzare e promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori.
“Cosenza, sotto la guida della sindaco Occhiuto, ha avviato da sette anni un processo di rigenerazione basato sulla sostenibilità e la riqualificazione urbana dei quartieri”, spiega Francesco Caruso, assessore alla riqualificazione urbana. Si tratta di “un processo che si avvia dal centro della città allargandosi a cerchi concentrici verso le periferie e che realizziamo intercettando le risorse finanziarie disponibili”. Un percorso che ha portato a realizzazioni concrete. Da un lato “un progetto che coniuga la realizzazione di una tramvia leggera tra Cosenza, Rende e il quartiere universitario, ponendola in rete con un parco urbano lineare”. Dall’altro un’azione “per il recupero paesaggistico ed ambientale del fiume Crati con la navigabilità a basso pescaggio e la riqualificazione di sponde e golene”, conclude Caruso.
A Parma, invece, si è molto puntato sul tema dell’efficienza energetica delle scuole. “Dal 2012 abbiamo realizzato politiche che fanno leva in modo convinto sulla programmazione pluriennale degli interventi di riqualificazione integrale del patrimonio scolastico comunale”, spiega Michele Alinovi, assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche. Che ricorda come si sia “già intervenuto sul 70 per cento delle scuole elementari e dell’infanzia”, con l’ambizioso obiettivo “di riuscire a riqualificare tutte le scuole del territorio entro il 2030”. Per proseguire su questo percorso serve però il sostegno nazionale dal nuovo governo, “cui chiediamo in particolare lo svincolo dell’equilibrio di bilancio e dell’avanzo di amministrazione dal patto di stabilità; ed un dialogo per cofinanziare scuole di rotazione dove allocare i bambini durante i lavori di adeguamento”.
Punta, invece, sulla programmazione territoriale il Comune di Latina. “Abbiamo avviato un percorso di pianificazione condivisa che coinvolge non solo la città ma quella che chiamiamo la bio Regione pontina, il territorio periurbano in cui Latina è inclusa”, sottolinea Cristina Leggio assessore alla Città internazionale, Politiche giovanili, Partecipazione e Smart City. Questo percorso ha una doppia valenza: innanzitutto, “ragionare in termini di sviluppo territoriale con tutti gli enti del territorio inseriti dentro una direttrice unitaria e  condivisa”. Ma anche “sviluppare  un modello di governance sostenibile della crescita del territorio che coinvolga – evidenzia l’assessore pontino – non solo gli enti ma tutti i portatori di interessi”.
Infine, a Campobasso l’amministrazione  sta cercando di incidere sul territorio partendo dalle opportunità offerte dal piano periferie con una serie di interventi urbanistici che ricollocano tutta l’area urbana in una nuova visione organica. Spiega Bibiana Chierchia , vice sindaco ed assessore all’ Urbanistica e Territorio: “Siamo partiti da un punto della città storica il mercato coperto e lo abbiamo riqualificato, sul modello degli altri mercati italiani ed europei. Il tutto è avvenuto in modo funzionale, partendo da una sorta di chilometro zero nella produzione di prodotti che si sono sviluppati riconnettendosi, via via, con la creazione di porti urbani che esistevano sul territorio”. Tutto questo disegno “è stato collegato ad un percorso di salute e benessere che arriva allo stadio cittadino, secondo una visione integrata che ci consente di sfruttare anche a pieno la centralità di Campobasso, autorità urbana per la gestione dei fondi europei”. (gp)