- Novembre 26, 2020
Pari opportunità
Riunione Cabina di Regia per il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne
Convocata dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, per l’Anci vi hanno partecipato Francesca Bottalico, Assessora al Welfare, Accoglienza, Integrazione, Pari Opportunità, ed Emergenza Abitativa del Comune di Bari e da Simona Lembi consigliere comunale a Bologna.
Apprezzamento per il lavoro condotto in questi mesi e per le diverse attività presentate durante i lavori ed alcune osservazioni prevalentemente riferite alla previsione del Nuovo Piano Strategico per il prossimo triennio. È quanto emerso dalla riunione della Cabina di Regia prevista dal Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020 e convocata dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Vi hanno partecipato i rappresentanti dei diversi Ministeri competenti e delle Regioni mentre la voce dei Comuni è stata espressa da Francesca Bottalico, Assessora al Welfare, Accoglienza, Integrazione, Pari Opportunità, ed Emergenza Abitativa del Comune di Bari e da Simona Lembi consigliere comunale a Bologna.
In particolare, si è sottolineato come sia necessario ragionare su un Nuovo Piano triennale alla luce degli effetti prodotti dalla pandemia ancora in corso che ci impone di misurarci con un terreno difficile ovvero di affrontare in termini nuovi l’approccio strategico contro la violenza sulle donne con nuove azioni concrete anche diverse da quelle che abbiamo conosciuto e praticato fino ad oggi.
Partiamo certamente da alcuni punti di forza che dobbiamo consolidare e su cui bisogna fare leva per affrontare queste nuove necessità divenute impellenti.
E’ necessario quindi confermare un impianto trasversale e di rete tra le istituzioni diverse che sono la forza su cui si basano i risultati del Piano. Dare il senso di un’azione corale è l’obiettivo centrale per contrastare davvero il fenomeno della violenza contro le donne. Sia nel dialogo tra le istituzioni centrali ma anche nella capacità di collaborazione tra le diverse istituzioni a livello locale, come ci dimostrano le tante buone pratiche che sono state avviate dal basso, a partire dalle Città. Anche per questo abbiamo molto bisogno di migliorare le modalità di trasferimento del fondo nazionale verso i territori come previsti dal Piano.
La questione della raccolta dei dati rimane cruciali. Al pari di questo, non meno importante è la verifica dei processi. Nel prossimo Piano Strategico triennale appare ineludibile rafforzare la parte della valutazione degli effetti ex ante ed ex post di ciascuna delle azioni intraprese.
Circa le priorità da affrontare nel nuovo Piano Strategico, occorre esplicitare nelle azioni di contrasto al fenomeno, e ancora di più di quanto non si sia finora fatto, la centralità dei CENTRI ANTIVIOLENZA e quindi anche essere coerenti nelle misure loro dirette. Tutte queste azioni, è bene sottolinearlo ancora una volta, devono sottendere al principio di rendere autonome le donne vittime di violenza. E’ questo l’elemento su cui porre l’attenzione primaria, vero obiettivo finale di tutte le azioni contenute nel Piano Strategico e obiettivo delle politiche che si occupano di contrastare questo fenomeno. Il tema del LAVORO quindi, rimane cruciale. A tutto questo è necessario aggiungere anche la questione di azioni specifiche rivolte alle nuove generazioni, a partire dalle ragazze.
Nella giornata internazionale contro la violenza alle donne ricordare chi non c’è più è per noi un impegno costante. Insieme con questo, continuiamo a celebrare le molte azioni pubbliche che nel tempo le istituzioni pubbliche e private hanno costruito per contrastare un fenomeno radicato, profondo, così profondamente grave e ingiusto, come la violenza contro donne e minori.