• Settembre 17, 2015
di anci_admin

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Riqualificazione urbana – Riunione tecnica in Unificata su Piano nazionale aree degradate

Si è svolta questa mattina una riunione tecnica di Conferenza Unificata per discutere dello S...

Si è svolta questa mattina una riunione tecnica di Conferenza Unificata per discutere dello Schema di Dpcm e Bando per la presentazione di proposte per la predisposizione del piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. L’Anci ha espresso, in linea generale, apprezzamento per il provvedimento ed il Bando che consentirà di dare avvio ad un Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, erogando direttamente ai Comuni un finanziamento totale di 200 milioni di euro verrà “spalmato” in tre annualità (50 milioni di euro nel 2015; 75 milioni di euro per l’anno 2016-2017). Al bando potranno partecipare tutti i Comuni senza limiti demografici facendo domanda entro il prossimo 30 novembre.
Tuttavia, da parte dell’Associazione, dando seguito alle criticità segnalate dai Comuni, sono state avanzate alcune proposte di modifica allo scopo di rendere più fluida la gestione del bando e la ricaduta operativa del provvedimento.
Nello specifico via dei Prefetti richiede di introdurre un indicatore sintetico, ottenuto dalla combinazione di 4 indicatori di esclusione socioeconomica, ovvero il tasso di disoccupazione, il tasso di occupazione, il tasso di concentrazione giovanile e il tasso di scolarizzazione. Tale indicatore, costruito con meccanismi analoghi a quello che ha consentito di individuare le Zone Franche Urbane consente di superare poggiare l’ammissibilità delle domande sulla base di presupposti oggettivi e reali.
Inoltre, si sollecita l’abrogazione dei diversi riferimenti alla “dichiarazione di immediata cantierabilità” effettuata dal direttore dei lavori e a “capitolati approvati dall’amministrazione”  perché questo presuppone che i progetti siano finanziariamente già coperti.
Infine, Anci propone che il Piano nazionale preveda la possibilità di presentare progetti  che non contemplino  necessariamente interventi di riqualificazione fisica, oppure che questi possano essere previsti  come parte  di un progetto più ampio e multidimensionale  di riqualificazione. (com/gp)