- Dicembre 22, 2025
Cura territorio
Riqualificazione fluviale e resilienza: ruolo dei Comuni nella gestione delle barriere obsolete
Il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF) ha pubblicato una nota tecnica dedicata ai Comuni
Il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF) ha pubblicato una nota tecnica dedicata ai Comuni: l’integrazione della rimozione di briglie e sbarramenti non più funzionali negli strumenti di pianificazione rappresenta una scelta strategica per la sicurezza del territorio e l’ottimizzazione delle risorse pubbliche.
Lungo i corsi d’acqua si riscontra spesso una densa presenza di opere idrauliche come briglie, soglie, traverse e difese spondali. Molte di queste strutture risultano oggi obsolete o presentano un degrado strutturale tale da richiedere ingenti investimenti per la manutenzione o il rifacimento. Tuttavia, tali interventi non garantiscono necessariamente una riduzione del rischio idraulico e possono comportare impatti ambientali significativi.
Le raccomandazioni del CIRF evidenziano come la rimozione strategica di queste barriere o l’arretramento delle difese spondali permetta di conciliare molteplici obiettivi amministrativi:
- Riduzione degli oneri di manutenzione: la dismissione di opere non più utili permette di ottimizzare la spesa pubblica nel lungo periodo.
- Mitigazione del rischio alluvioni: il ripristino della dinamica naturale dei sedimenti e della connettività fluviale migliora la risposta del territorio agli eventi estremi.
- Adempimento normativo: l’allineamento con il futuro Piano Nazionale di Ripristino della Natura e le Direttive Europee (Acque e Alluvioni).
Nonostante i Comuni non abbiano competenze dirette sulla gestione di ogni sbarramento, il loro ruolo è centrale nella fase di pianificazione e coordinamento:
- Pianificazione locale: integrare la dismissione degli sbarramenti nei Piani Urbanistici, nei Piani di Protezione Civile e nei Piani di Adattamento Climatico.
- Sinergia istituzionale: attivare tavoli tecnici con Regioni, Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica ed Enti Parco per il supporto tecnico ed economico.
- Coerenza con il PNACC: gli interventi sono in linea con le azioni 212 e 267 del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, volte a ripristinare le funzioni ecosistemiche e la resilienza dei sistemi fluviali.
Il documento suggerisce un iter che prevede studi di fattibilità per verificare i benefici idraulici, processi autorizzativi (VIA, VINCA) e percorsi partecipativi con la cittadinanza per condividere gli obiettivi di sicurezza e riqualificazione ambientale dell’intervento.
Approfondimenti:
- Sito ufficiale CIRF – Documentazione e casi studio
- Linee guida europee sulla rimozione delle barriere
- Toolbox per la rimozione degli sbarramenti