- Settembre 3, 2021
Cooperazione internazionale
Rini (Anci Sicilia): “Cambiamento culturale e più diritti per rilanciare la solidarietà”
Gli Stati Generali della Solidarietà e Cooperazione Internazionale che si sono svolti giovedì 2 settembre nel castello normanno di Sannicandro di Bari nell’ambito del Mundi Festival hanno valutato e discusso diverse buone pratiche in materia di cooperazione allo sviluppo nell’ottica della costruzione del Sistema Italia della Cooperazione previsto dalla legge 125 e in preparazione della prossima Conferenza Pubblica Nazionale
“Un cambiamento culturale all’insegna della pace, della dignità e del rispetto dei diritti è la precondizione per rilanciare la solidarietà e la cooperazione internazionale fuor da ogni retorica”. E’ il commento di Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia e vicepresidente di Anci Sicilia, sull’incontro degli Stati Generali della Solidarietà e Cooperazione Internazionale che si è tenuto giovedì 2 settembre nel castello normanno di Sannicandro di Bari nell’ambito del Mundi Festival. Presenti i maggiori stakeholder del settore, gli esponenti del mondo del volontariato e degli enti locali, che hanno, fra l’altro, illustrato e discusso diverse buone pratiche in materia di cooperazione allo sviluppo nell’ottica della costruzione del Sistema Italia della Cooperazione previsto dalla legge 125 e in preparazione della prossima Conferenza Pubblica Nazionale. “Occorre, comunque, accompagnare ogni dichiarazione d’intenti, qualsiasi scelta ideale con la costruzione di processi concreti che tengano conto del condizioni materiali operative – ha aggiunto Rini – In altre parole, bisogna implementare un’economia della cooperazione che salvaguardi i diritti effettivi dei lavoratori, evitando la concorrenza sleale di chi sfrutta e sottopaga soprattutto gli immigrati. C’è poi la carenza di programmazione degli enti locali del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare – ha proseguito il sindaco – segnati da risorse insufficienti, dalla mancanza di personale qualificato in grado di gestire al meglio i progetti di cooperazione e da difficoltà di riscossione dei tributi locali. Non a caso, è stata concessa un’ulteriore proroga dei bilanci preventivi che, paradossalmente, finiranno col coincidere con quelli consuntivi”.