• Dicembre 10, 2016
di anci_admin

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#RifugiatiEuropa – Sindaci in Vaticano, Nardella: “Europa convochi sindaci per programma condiviso di accoglienza”

CITTA’ DEL VATICANO - “Perché i governi comunitari non ci convocano come è...

CITTA’ DEL VATICANO – “Perché i governi comunitari non ci convocano come è successo oggi in Vaticano? Perché l’Europa non ci convoca per proporci un programma comune basato su una leale collaborazione per fronteggiare il sempre più stringente fenomeno dell’immigrazione?”. Queste le due domande che il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha posto ai tanti colleghi primi cittadini, italiani e del mondo, intervenuti al summit sull’immigrazione organizzato ieri e oggi in Vaticano.
“Il dialogo tra le città e i sindaci – ha detto Nardella – sarebbe in grado di proporre un piano comune, per rivedere gli attuali trattati internazionali sull’immigrazione che sono troppo lenti, non più attuali e insufficienti a gestire un fenomeno di tali proporzione”. Smettere quindi “di inseguire l’emergenza” ha continuato il sindaco di Firenze, “scommettendo su un piano strutturato e sul raddoppio delle risorse sulla cooperazione a cui l’Europa dedica solo 56 miliardi di euro, mentre sono 311 quelli dedicati alle spese militari. Unificare il mondo costruendo ponti e abbattendo muri, diceva Giorgio La Pira e a questo dobbiamo tendere, indagando e cercando di risolvere le cause globali dell’immigrazione ovvero guerre, squilibrio di ricchezze, tratta di  di esseri umani e mancanza di sistemi di rapido intervento nei casi di crisi umanitarie”.
“Noi sindaci – ha continuato Nardella – siamo chiamati a collaborare ed è sempre forte l’ impegno sull’inclusione anche se su 8mila Comuni solo 2600 accolgono. Nelle nostre città arrivano madri, padri e figli che non sono numeri ma persone e nelle città abbiamo sperimentato che l’accoglienza che funziona è quella fatta in strutture piccole, dove l’integrazione è senza dubbio facilitata. Serve poi coinvolgere i migranti in lavori socialmente utili come accade a Firenze dove sono imiegati nell’assistenza agli anziani ma anche in situazioni di emergenza come l’alluvione dello scorso anno”, ha concluso il sindaco di Firenze. (ef)