• Dicembre 10, 2016
di anci_admin

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#RifugiatiEuropa – Sindaci in Vaticano, Giachino (Chiesanuova): “Quest’anno sono 15 gli anni di accoglienza, accolte circa 300 persone”

CITTA' DEL VATICANO - “Quest’anno abbiamo festeggiato i 15 anni di accoglienza di richie...

CITTA’ DEL VATICANO – “Quest’anno abbiamo festeggiato i 15 anni di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati tramite il modello Sprar. Anni in cui sono state accolte nel nostro paese circa 300 persone di varia nazionalità ed e` stata per il mio piccolo Comune una esperienza unica ed esaltante che ci ha notevolmente arricchito”. E’ quanto detto dal sindaco di Chiesanuova (To), Giovanni Giachino, parlando nel corso della sessione mattutina del “Summit Europa: i rifugiati sono nostri fratelli”, in corso di svolgimento in Vaticano presso la Casina Pio IV.
“L’opportunità vissuta in materia di accoglienza – ha riferito il sindaco piemontese – non e` stata priva di difficolta`, delusioni ed anche errori, ma e` stata ed e` tutt’ora una eccezionale occasione di confronto e conoscenza: una esperienza umana ed istituzionale straordinariamente coinvolgente, che consiglio vivamente a tutte quelle amministrazioni che ad ora sono indecise o indifferenti. E’ questo il modo per far diventare quello che sembra un problema un’opportunità”. 
Il sindaco ha poi ricordato come “con molti ospiti anche anche dopo l’uscita dal nostro progetto Sprar rimaniamo in contatto, soprattutto con quelli che si integrano nel Canavese e forniamo loro un servizio di “segretariato sociale” che si rivela utile per gli stessi e gratificante per noi. In tutti questi anni abbiamo ascoltato i loro racconti e grazie a loro ci siamo resi conto che non possiamo voltare la testa dall’altra parte. Con il loro arrivo i loro bisogni sono diventati improvvisamente i nostri bisogni, le loro necessita` le nostre necessita`. Non può esistere un’Europa sazia – ha rimarcato Giachino – pacifica e serena finche´ intere popolazioni non riescono a soddisfare neppure i loro bisogni primari. Noi di Chiesanuova – ha concluso il sindaco – siamo piccoli piccoli e abbiamo una mentalità un po’ chiusa da gente di montagna. Ma davanti ai bisogni veri non ci tiriamo indietro, facciamo la nostra parte meglio che possiamo anche se in realtà abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere…”. (ef)