• Dicembre 9, 2016
di anci_admin

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#RifugiatiEuropa – Sindaci in Vaticano, Falcomatà: “Su accoglienza si crei rete di protezione diritti oltre le singole nazionalità”

CITTA’ DEL VATICANO – “Offrire assistenza ai rifugiati e ai richiedenti asilo &egr...

CITTA’ DEL VATICANO – “Offrire assistenza ai rifugiati e ai richiedenti asilo è un compito che va affrontato secondo una logica d’insieme che chiama in causa prima di tutto l’Europa nella sua identità unitaria. E’ in quest’ottica che va gestita la macchina dell’accoglienza, attraverso una rete di sicurezza e di protezione del diritto che possa andare oltre le singole nazionalità. I migranti non sono una questione italiana, francese o spagnola”. Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo al summit "Europa: i rifugiati sono nostri fratelli", promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano.
Parlando davanti ad una platea di 80 sindaci europei, riuniti oggi e domani presso la Casina Pio VI, il sindaco reggino ha auspicato la “costruzione di una rete europea basata su una serie di Entità nazionali deputate alla cooperazione, che devono essere dotate dei poteri e degli strumenti necessari ad osservare, studiare e gestire il fenomeno delle migrazioni e la protezione dei rifugiati, superando le specifiche competenze oggi in capo a diversi Enti".
A suo parere, in  questo quadro "il ruolo delle città e delle amministrazioni comunali risulta fondamentale, in quanto enti più prossimi ai bisogni dei cittadini e primi garanti dei diritti inalienabili della persona umana. I Sindaci – ha aggiunto Falcomatà – in quanto rappresentanti della Comunità si trovano spesso a gestire questi processi senza avere nel novero delle loro possibilità le competenze e gli strumenti necessari”.
“Come rete dei Sindaci italiani abbiamo posto una serie di obiettivi da perseguire con il supporto della comunità internazionale: la creazione di corridoi umanitari, l’accoglienza diffusa sui nostri territori coinvolgendo anche i piccoli centri attraverso la creazione di nuclei ridotti e commisurati alla popolazione residente, l’esigenza di sicurezza delle nostre comunità, la tutela delle persone vulnerabili a partire dai minori non accompagnati”.
A questi obiettivi devono accompagnarsi anche “il rispetto della legalità sui luoghi di lavoro e la lotta allo sfruttamento ed al lavoro nero, la conoscenza culturale ed infine – ha concluso il sindaco della città dello Stretto – una politica di sviluppo sostenibile necessaria a ridurre il divario economico con i luoghi d’origine facendo venire meno i motivi che spingono milioni di persone ad abbandonare la loro terra per cercare fortuna altrove”. (gp)